Sergio Mattarella onora la Città di Teramo elogiando i traguardi raggiunti dalla sua Università
di Marcello Maranella
Sono le dieci in punto quando lo speaker invita gli ospiti convenuti nell'Aula Magna dell'Università di Teramo a prendere posto nelle poltroncine rosse rigorosamente assegnate. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in arrivo per aprire l'Anno Accademico 2019/20120. Lo precede per pochi attimi, come da protocollo, il Rettore Magnifico Dino Mastrocola che va a sedersi davanti al Senato Accademico, vicino ai suoi predecessori:
Mauro Mattioli, Rita Tranquilli Leali e Luciano D'Amico.
Più in là, due ospiti di riguardo come Edith Bruch e Govanni Legnini, siedono in prima fila già insigniti dell'Ordine al merito di Ateneo "Guido II degli Aprutini". Nel frattempo sfilano i rettori
delle Università italiane, tra cui, Sergio Caputi dell'Università "Gabriele D'Annunzio" Chieti-Pescara, Edoardo Alesse Rettore dell'Università degli studi de L'Aquila e Eugenio Coccia Rettore del Gran Sasso Science Institute. Tante le personalità istituzionali presenti dal Presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio al Presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura ai numerosi i sindaci fasciati dal tricolore su cui spiccano Gianguido D'Alberto sindaco di Teramo e quello dell'Aquila, Pierluigi Biondi.

Le conclusioni del Presidente della Repubblica
muovono essenzialmente sul riconoscimento dei pregevoli percorsi compiuti dall'Ateneo teramano in senso scientifico ma, soprattuto, sul piano sociale, della solidarietà, del principi e dei valori che esaltano la partecipazione democratica delle comunità a fianco delle quali l'Università di Teramo opera e si sviluppa. In una sintesi perfetta il Presidente Mattarella ci offre un prezioso contributo per tornare a guardare con fiducia al futuro del Paese. Una sfida ambiziosa, perciò decisiva per fare uscire la Città di Teramo dall'isolamento in cui si rifugia da decenni, ormai. Ma è anche il sogno di vedere realizzata al più presto la Cittadella della Cultura attraverso il recupero funzionale dell'ex manicomio che proprio l'Università di Teramo ha progettato intercettando cospicui finanziamenti sui fondi Masterplan in una nuova concezione di futuro e di progresso sociale, economico e culturale. Se poi partisse anche la ricostruzione....
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