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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

MIGRAZIONI INFINITE PER "RITROVARE" LA DIGNITA' DELL'UOMO

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  "T r ovar lavoro, soddisfare ai lunghi digiuni è l'obiettivo di questo "ragazzo negro", senz'altra colpa che il colore della pelle, senz'altra meta che raggiungere il nord del Paese, dove egli è convinto di trovare rispettata la dignità dell'uomo " T ratto dal bel libro di Richard Wright nato a Natchez nel Mississippi il 4 dicembre 1908.  Dopo un'infanzia travagliata andò a Chicago dove campò facendo cento mestieri, dal manovale al facchino, dallo sguattero all'impiegato postale.  Nel dopoguerra si trasferì in Francia, vivendo per molti anni a Parigi, dove morì nel 1960 .

Cittadella della Cultura (ex Manicomio) domani la firma del contratto

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In occasione della firma del contratto con il raggruppamento di professionisti vincitore del concorso per idee per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva della Cittadella della Cultura (ex manicomio), il rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola terrà domani mattina una conferenza stampa per illustrare la tempistica del progetto e la procedura concordata con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo e il settore Urbanistica del Comune di Teramo, nel rispetto delle esigenze dei beni culturali della regione e dell’assetto urbanistico della città. Oltre al Rettore e al rappresentante legale del raggruppamento dei professionisti, parteciperanno alla conferenza, che si terrà alle ore 10.30 nella Sala del CDA del Rettorato, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e un rappresentante della Soprintendenza dell’Abruzzo.

Omaggio a Davide De Carolis

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D avide De Carolis è stato ricordato questa mattina in una cerimonia ufficiale di commemorazione presso il Parco della Scienza causa maltempo invece che al parco fluviale del Vezzola come previsto da programma. Appropriate e sentite le parole che il sindaco Gianguido D'Alberto ha indirizzato alla figura di Davide come uomo, come volontario del soccorso alpino, come compagno di scuola, scomparso prematuramente, a due anni dalla tragedia avvenuta sulle montagne aquilane di Campo Felice nell'adempimento del proprio  dovere. Come si ricorderà, egli era a bordo dell'elicottero decollato per soccorrere uno sciatore ferito che però non arrivò a destinazione infrangendosi contro la roccia a causa delle condizioni meteorologiche proibitive e per la scarsissima visibilità. La proposta di avviare l'iter per intitolare un luogo sul lungofiume da parte del Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani dell'Abruzzo a ricordo dell'eroico volontario teramano è stata subito accolta

Cosa c'è sotto il Teatro Romano?

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S i è sempre detto o, meglio, la soprintendenza di Chieti, parecchi anni fa, in occasione della sistemazione di Piazza Sant’Anna non esitò ad affermare, di fronte a scavi archeologici allora precari, che la città aprutina nasconde pregevolissimi reperti di età romana che, se opportunamente salvaguardati, collocherebbero Teramo in un contesto storico culturale di livello europeo. Come ogni teramano di buona memoria ricorderà, allora scesero in campo, tra accuse e recriminazioni sulle occasioni mancate e sugli scempi subiti dalla città a cavallo fra gli anni 55/70, i rappresentanti degli ambientalisti e delle associazioni culturali riesumando un vecchio progetto di Archeologia virtuale che portava la firma di Paolo Sommella, docente all’Università di Roma “La Sapienza”. L’autorevole studioso di toponomastica e urbanistica antica esternò ai teramani un sogno alquanto suggestivo lanciando da Teramo, appunto, il primo segnale di singolari Itinerari Archeologici, unici in Europa. Fu ela

Dedicato a Prati di Tivo

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S pesso salgo a rivedere da vicino il nostro meraviglioso Gran Sasso. Non più per motivi professionali ma con immutato piacere di riscoprirne il fascino e la forza coinvolgente dei suoi elementi naturali. Fuori dai clamori e dagli umori dell'accoglienza della stazione turistica.  Che tuttavia è sorretta da energie vitali per la sua sopravvivenza. Persone che ogni mattina aprono bottega e animano la giornata con bevande e focacce,  vin brulè e aperisnow, nonostante gli impianti chiusi e i guadagni risicati della Società di Gestione degli Esercizi Turistici, con il borgo di Pietracamela da risistemare dopo le ferite del terremoto. Antonio Riccion i è ineguagliabile con la sua vis polemica e con il grande amore per la montagna ferita. Ne ho sempre apprezzato le qualità umane e la gioiosità che trasmette ogni mattina quando si improvvisa regista e accende la telecamera via facebook per comunicare, man mano salendo  fino al piazzale Amorocchi, che le strade sono percorribili, che la nev

BIMLANDIA

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"V oglio pensare che il sindaco di Teramo avesse impegni improrogabili per giustificare l'assenza di oggi al Bim" ha commentato ironico Gabriele Minosse subito dopo l'elezione a Presidente dell'Ente al centro di un'accesa polemica politica dopo il repentino avvicendamento di Moreno Fien i. I termini dello scontro in atto sono stati espressi a caldo da Sandro Mariani il quale in un comunicato alla stampa ha alzato il tiro contro Tommaso Ginoble e la sua concezione di padre padrone del Partito Democratico.  Dunque non è vero, come qualcuno si ostina a sostenere per " partito preso " che negli enti come  Bim o  Ruzzo le scelte di indirizzo programmatico e gestionale  non competono alla politica in quanto sono solo i sindaci a decidere. Come se l'assenza di Gianguido D'Alberto , sindaco della città capoluogo, non sia un atto politico di dissenso. Come se Gabriele Minosse non sia il massimo responsabile della politica provinciale del

Mauro Di Dalmazio e la voglia di tornare a casa

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S e lo ha annunciato Giovanni Legnini allora è una cosa seria,  Non che Mauro Di Dalmazio non lo sia ma gli mancava l'assist di un grande coach per indurlo a rifrequentare i luoghi giovanili della sua formazione politica. Un connubio ideale per coniugare i valori democratici e popolari che erano alla base della nascita del Partito Democratico ma che è rimasto incompiuto per una serie di ragioni a tutti note. Il progetto per il futuro dell'Abruzzo pensato dall'ex vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura supera il rimpianto  delle occasioni mancate e chiama gli abruzzesi a realizzarlo, interpretandone i fermenti civici e le differenti culture politiche. E' questa in estrema sintesi la missione di un centrosinistra fuori dagli schemi partitici, meno autoreferenziale e deciso a mettersi in discussione nei territori invasi da populismi in costante esasperazione elettoralistica. Da questo punto di vista Legnini e Di Dalmazio sarebbero presidente e vicepreside

La poltrona girevole del BIM scuote il PD

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.   L' avvicendamento di Moreno Fieni alla Presidenza del BIM, il quale proprio oggi sulla stampa non nasconde l'amarezza per quant o di poco nobile oggi esprime la politica, non è che la punta dell'iceberg del disorientamento politico in cui si dibatte da tempo il Partito Democratico in provincia di Teramo . Come pure testimonia la presa di posizione diffusa in queste ore da RED, la componente di sinistra del partito democratico.  " Questo il motivo per cui RED ha deciso di rompere il sile nzio" ,,, "Perchè non si può con tinuare a tacere ed occorre invece iniziare un'opera di ricostruzione del Partito, prosegue la nota, con un progetto politico nuovo, credibile, alternativo alle destre e al populismo, che guardi all'inclusione e non all'esclusione...che , siamo certi, si affermerà il 10 febbraio in Abruzzo e il 3 marzo in Italia , permettendo di liberare il campo da personaggi ingombranti e nefasti, oramai anacronistici e ina degua t

Giovanni Legnini: "su di me attacchi strumentali"

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I n tempi di campagna elettorale si alzano i toni e si ingigantiscono le notizie per mettere alla prova la serietà dei candidati e la loro immacolata condotta di vita politica e professionale. E' sempre stata una lotta serrata fino all'ultimo spunto e così sarà fino a quando la democrazia e la giustizia riusciranno  a garantire il giusto equilibrio fra governanti e governati. Fino a quando, cioè, l'interesse comune sarà salvaguardato da ingerenze personalistiche ad esclusivo vantaggio di pochi nella gestione della cosa pubblica. Bene ha fatto dunque il candidato alla presidenza della regione Abruzzo, Giovanni Legnini, a fugare repentinamente ogni dubbio su un suo possibile coinvolgimento nella vicenda dei due magistrati inquisiti di cui oggi si dà rilievo sugli organi d'informazione. Da questo punto di vista Giovanni Legnini ha messo sul tavolo, senza infingimenti, la sua credibilità di politico con una carriera alle spalle improntata alla coerenza e alla competenza e

Atri e le luci arancioni nel ricordo di Marco Tornar

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  L a Piazza del Duomo rimane sempre il  centro delle origini e della storia di Atri. E' comunque l'antica Agorà dove si raccolgono gli atriani per parlare, commentare e organizzare la vita della città. E il quotidiano scorre sotto l'imponente monumentalità della Cattedrale di Santa Maria dell'Assunta, fra gli stupendi portali di Raimondo del Poggio. Q uando il turista per caso arriva in piazza è altresì rapito dalla bellezza del rosone al centro della facciata del Duomo o dall'alto campanile con punta a piramide, tanto da non avvertire l'importanza degli altri edifici intorno. Subito dopo scopre altri stili architettonici nel Teatro Comunale di fronte alla cattedrale il cui schema compositivo  si ispira chiaramente a quello della Scala di Milano. Un ritrovo culturale e artistico di ottimo livello conservativo che resiste e si rinnova dal 1881...   P ittore abruzzese fra i più incisivi del rinascimento centro m

Quando la semplicità onora l'Abruzzo

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I eri a pranzo ero molto curioso di vedere in TV la replica del programma " Cuochi d'Italia" condotto da Alessandro Borghese in cui, rappresentante dell'Abruzzo in gara con l'Emilia Romagna era ospite un giovane chef di Trignano , piccolissima frazione  nel comune di Isola del Gran Sasso, rinomata un tempo per la bontà degli arrosticini . La notizia della sua sorprendente prestazione televisiva era rimbalzata in mattinata su Face book con una grandinata di mi piace e di condivisioni anche da parte di noti ristoratori locali che si sentivano inorgogliti per l'appartenenza al proprio  territorio con frasi colorite e intercalari dialettali in omaggio al loro giovane conterraneo, Manuel Di Stefano. E avevano ragione da vendere stando anche agli apprezzamenti dei due giurati sulla realizzazione del piatto ... li screppell 'mbusse che, chiedo scusa per l’inciso personale, adoro soprattutto se " benedetti con la cannella ". Ora tutti sanno che

Luciano D'Amico si presenta agli elettori di Teramo

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E ' partita ufficialmente la campagna elettorale di Luciano D'Amico dopo le ore 18.00 di sabato 12 gennaio come da programma preannunciato. A metà Corso San Giorgio la sua sede del comitato elettorale era stracolma con una coda esterna di curiosi e simpatizzanti in attesa che l'ex rettore dell'ateneo teramano si presentasse nelle vesti di politico, candidato alla regione Abruzzo nella lista civica per  Giovanni Legnini. Non si è fatto attendere molto Luciano D'amico come del resto è nel suo stile di persona rigorosa, colta e di buone maniere con le idee chiare sul da farsi per conquistare il consenso di gran parte della gente d'Abruzzo che si è identificata in otto raggruppamenti civici attorno al progetto del Presidente. E il numeroso pubblico presente ha ricambiato con sorrisi e applausi il suo saluto brindando con un gradevole prosecco di Montonico accompagnato dai teneri bocconotti di Montorio al Vomano in aderenza al messaggio elettorale di forte radicament

Teramo calcio e i "luoghi comuni" dell'Amministratore Delegato

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E ravamo tutti ben predisposti a vederlo alla prova il neo amministratore delegato della società sportiva della Teramo calcio senza minimamente immaginare l'infelice uscita sulla camorra. Per Nicola Di Matteo essere un camorrista è una scelta di vita come è stata per lui diventare imprenditore dopo aver lasciato la sua città e diversi coetanei che hanno poi scelto quella strada. Ma c'è rispetto reciproco. Nessuno invade la sfera dell'altro. Pressapochismo o autoreferenzialità? Certamente parole in libertà di cattivo gusto per chi deve governare un sodalizio di antica e onorata storia sportiva, in una città sicuramente accogliente ma intransigente dal punto di vista etico e morale. L'intervento del sindaco Gianguido D'Alberto non si è fatto attendere deciso a spezzare sul nascere un comportamento offensivo  non solo per gli appassionati di calcio ma per il buon nome di una comunità ben rappresentata da altre società in altrettante importanti discipline sportive. Come

Zingaretti: fiducia e passione per uscire dal recinto politico

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E' partito da lontano Nicola Zingaretti per avvertire sui pericoli della democrazia nel Paese e sulla condizione del partito democratico in attesa di un congresso, di cui è candidato alla segreteria, per sciogliere lacci e laccioli di una polemica tutta interna che ha determinato la clamorosa sconfitta alle elezioni politiche del 4 marzo scorso. Ai sindaci, agli studenti, ai militanti e ai simpatizzanti che lo hanno ascoltato ieri presso la Sala polifunzionale a Teramo,  Zingaretti ha saputo argomentare bene il disagio enorme della sua comunità politica,  compressa e incapace di analizzare il mondo che lo circonda nelle sue più crude contraddizioni. Con un ragionamento lineare, permeato di passione politica autentica, il Presidente della Regione Lazio ha invitato i presenti ad uscire dalla Sala, metaforicamente s'intende, per convergere nella sua Piazza Grande ed ascoltare tutti quelli che non sono del Partito Democratico o i tanti delusi che lo hanno abbandonato nell'ultim

Il test Teramo in vista delle elezioni in Abruzzo

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A giugno 2018, dopo il ballottaggio con Giandonato Morra, Gianguido D'Alberto ha conquistato l'attenzione dei grandi organi d'informazione italiana  per aver frantumato l'evanescente "Modello Teramo" vincendo in contro tendenza nazionale sovranismi, populismi e stregonerie varie. Un sussulto di discontinuità permeato da momenti di altissima tensione sociale culturale e politica che non accadeva almeno da due lustri. Tutto all'insegna del buon civismo mescolato con l'entusiasmo di una nuova leva di amministratori del PD che tentano di rigenerare il Comune di Teramo. Non è una cosa da sottovalutare se si vuole rilanciare una decisiva competizione istituzionale in Abruzzo e togliere alla città di Teramo, capoluogo di provincia,  la disperante immagine di cenerentola, immiserita e diseredata da una rappresentanza politica del tutto irrilevante nei luoghi decisionali. Occorrerebbe ridarle vigore e prospettiva di sviluppo sgomberando il campo da alle