L'ho incrociato nei corridoi dell'Università di Teramo a
conclusione della visita di Sergio Mattarella e gli ho chiesto notizie
sull'attendibilità della sua nomina a Commissario straordinario per la
ricostruzione del centro Italia 2016. "Si è in attesa"
mi ha risposto Giovanni Legnini, con tono cortese flemmaticamente british,
" ma se non ci dovesse essere conferma continueremo a lavorare ,
come sempre, per il bene dell'Abruzzo". Poi la conferma è
arrivata con soddisfazione della stragrande maggioranza degli abruzzesi che lo
hanno da decenni conosciuto senza mai derogare dai suoi principi di politico al
servizio del bene comune. Con fervida e coerente progressione politica e
professionale l'avvocato teatino, originario di Roccamontepiano, ha attraversato
con successo i campi della politica e della magistratura passando per il
Ministero dell'Economia, sottosegretario referente della Legge Finanziaria
2007, alla Vicepresidenza del Consiglio Superiore della Magistratura a
candidato Presidente della Regione Abruzzo nella scorsa campagna elettorale
sotto le insegne del centrosinistra allargato. Laureatosi alla Facoltà di
giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Teramo, Giovanni Legnini è
stato rcentemente insignito dell'Ordine al merito di Ateneo "Guido II
degli Aprutini". Significativi riconoscimenti di alto profilo
istituzionale supportati dalla concretezza del fare di una qualificata
espressione abruzzese in una complessa cabina di regia su cui si appuntano
speranze sulla certezza delle risosrse finanziarie e sulla innovazione della
pubblica amministrazione.

Che, ad oggi, non ha certo brillato per efficacia ed
efficienza.
I titoli dei giornali di questa mattina, nel dare notizia
del prestigioso incarico a Giovanni Legnini, evocano a ragione un clima più
disteso soprattutto fra i sindaci e quanti, fra pubblico e privati, sono alle
prese con i problemi della ricostruzione. La città di Teramo ha davanti a se
un'importantissima occasione per ingranare la marcia del rilancio economico e
produttivo con una precisa idea di futuro nel ruolo moderno di capoluogo di
provincia. Dopo anni di incertezze e cupe rassegnazioni occorre cogliere
l'attimo che...fugge tuttavia. Molto dipenderà dalle dinamiche politiche ed
amministrative che metterà in campo il Comune di Teramo con la nuova maggioranza
appena costituita guidata dal sindaco Gianguido D'Alberto, tra l'altro,
autorevole Presidente regionale dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani
(ANCI).
Buon lavoro.
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