Post

Visualizzazione dei post da 2018

Ritrovarsi nell'Oasi dei Calanchi di Atri fra passato e futuro

Immagine
L'estate, nella mentalità tutta tipica italiana, è associata alle vacanze. Si va da soli o in gruppo al mare o in montagna, in moto o in camper, in treno o in aereo ma, alla fine, più semplicemente, si torna sempre a far tappa fra le proprie radici.  A inseguire le  tracce dei nostri sogni più belli o delle nostre avventure adolescenziali. Accantonati nella mente ma mai dimenticati, essi rispuntano quasi integri e si intromettono d'autorità se ti lasci guidare piacevolment e. Mi è accaduto giorni fa di partire alla volta di Atri sospinto da una foto scattata con la mia prima fotocamera al mio bellissimo pastore tedesco. Si chiamava Giap con doti di  destrezza e di intelligenza straordinari. A quell'epoca uno dei nostri sport preferiti era il saliscendi dei calanchi da direzioni diverse per andare alla scoperta di una natura di particolare biodiversità  e a volte anche insidiosa, dopo ore ed ore di svago e di fatica. Si iniziava la discesa in cammino orizzontale,

Lquirizia: storie abruzzesi di industria e lavoro

Immagine
U n a "Storia della liquirizia in Abruzzo" è appena stata stampata dalla casa editrice teramana "Ricerche e Redazioni" di Giacinto Damiani e Barbara Marramà a firma di Adriano De Ascentiis, dottore in Scienze Naturali e Direttore della Riserva dei Calanchi di Atri.  Atri, dunque, non solo città d'arte ma anche sede di intraprendenza economica. Un luogo dove nel secolo scorso la lavorazione e la commercializzazione della Liquirizia ha avuto un ruolo rilevante sul piano industriale e occupazionale. " Un microcosmo", per dirla con Sabatino Moscati nella sua storia in filigrana , " nel quale si riflette il macrocosmo della storia d'Italia. E aggirandosi nelle piccole vie tranquille, tra le chiese e i palazzi severi, mentre la vista spazia dal Gran Sasso all'Adriatico, si percepisce il senso vivo del nostro passato, che riemerge per divenire parte di noi stessi: qui come altrove, nei mille paesi e città d'Italia". U n patrimo

Buon Natale

Immagine

Legnini con il vento in poppa alla Marina di Pescara

Immagine
I l capiente capannone della Camera di Commercio antistante il porto turistico di Pescara era traboccante di popolo del centrosinistra abruzzese in cerca di un approdo sicuro dopo gli uragani elettorali del 4 marzo scorso. Erano tutti convenuti lì ieri mattina provenienti da ogni angolo dell'Abruzzo per ascoltare il "discorso" di Giovanni Legnini che avrebbe sciolto ufficialmente la riserva sulla sua candidatura alla Regione. In verità l'ex vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura aveva convocato i cento sessantadue sindaci che nelle scorse settimane avevano manifestato con chiarezza di intenti elettorali e di agognati contenuti politico programmatici l'alto gradimento per la sua candidatura. E lo hanno ribadito ad alta voce con enfasi ed emozione dopo aver ascoltato il loro leader istituzionale che del partito democratico abruzzese intende prendere il meglio che ha saputo esprimere in questi anni. Un patrimonio importante, ha specificato Legnini

Grande attesa per la riapertura della Pinacoteca Civica

Immagine
F ra qualche ora il Sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto taglierà il nastro d'ingresso alla "nostra" Pinacoteca Civica per l'inaugurazione della riapertura al pubblico dell'importante struttura ma soprattutto per ridare smalto culturale e identitario alla città.  La cerimonia vedrà la partecipazione del Presidente della Fondazione Tercas, Enrica Salvatore e della Soprintendente Archeologia, Belle Arti e il Paesaggio d'Abruzzo Rosaria Mencarell i.  In attesa dell'evento previsto per oggi alle ore 18.00 nella Sala Ipogea da cui muoverà la visita guidata presso la Pinacoteca mostriamo alcune immagini della conferenza stampa svoltasi questa mattina in presenza del primo cittadino, dell'assessore alla cultura Luigi Ponziani, del dirigente del settore Furio Cugnin i e dello storico dell'arte Stefano Papetti che ha curato l'allestimento aggiornato della Pinacoteca.   m.m .

Giovanni Legnini, oltre il P D di D'Alfonso

Immagine
L 'ex Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini entra nel vivo della campagna elettorale incontrando domani a Pescara gran parte dei sindaci abruzzesi che lo sosterranno nell'impresa di candidatura al governo della Regione Abruzzo.Lo ha comunicato con una lettera a loro indirizzata accentuando la volontà di ascoltarli e condividerne l'impegno nella risoluzione dei problemi e dei bisogni del territorio. In tal senso intende aprire un'esaltante stagione di riforme tangibili, reali in ogni settore della vita pubblica ..." della nostra amata Regione " . E' questo sostanzialmente il filo conduttore dei suoi ragionamenti politici che trae dal passato la linfa genuina, trasparente e propulsiva per guardare oltre il PD di Luciano D'Alfonso e di Tommaso Ginoble . E' arrivato l'altra sera nella sala del Consiglio Provinciale di Teramo all'improvviso. Si è seduto in rispettoso silenzio nei confronti dei pre

Incontro di fine anno con il Rettore Magnifico Dino Mastrocola

Immagine
A ffollatissima conferenza stampa di fine anno questa mattina all'Università degli Studi di Teramo presieduta da un Dino Mastrocola  accogliente, frizzante come lo spumante per il brindisi di auguri accompagnato con un panettone farcito con pregiato miele artigianale, consapevole della grande eredità ricevuta dal suo predecessore e delle nuove frontiere che lo attendono già dall'inizio dell'anno che verrà. In apertura ha chiesto un minuto di silenzio in ricordo del giovane giornalista radiofonico Antonio Megalizzi , morto recentemente nell'attentato di Strasburgo, molto noto nel circuito delle emittenti radiofoniche universitarie di cui fa parte anche Radio Frequenza dell'Ateneo teramano. Un video di circa quindici minuti ha ripercorso le tappe più significative di un sodalizio fra Dino Mastrocola e Luciano D'Amico fino al passaggio di consegne del Rettorato avvenuto nel novembre scorso. " Siamo piccoli ma forse questa è la nostra forza per migliorare s

SPAZIO TRE una bella storia aprutina

Immagine
S ilvio Araclio, S pazio tre, S empre in scena da cinquant'anni. Un rapporto inscindibile con la città che il bravo regista ha saputo sviluppare con indiscusso spessore culturale invitando a Teramo le espressioni migliori del cinema e del teatro italiano ma anche le avanguardie artistiche nella musica, nel canto e nella danza. Senza tralasciare la formazione di tanti giovani attori che da Spazio tre sono approdati sui palcoscenici più ambiti del teatro italiano. E l'altra sera, sabato 15 dicembre 2018, erano quasi tutti al Teatro comunale di Teramo per rendere omaggio al loro maestro che è apparso elegante e sobrio per pochi minuti lasciando poi la scena a chi lo accompagna con affetto e creatività da mezzo secolo. Con Carla Piantieri soprattutto che si è esibita in un incantevole duetto con Carlo Orsini ispirato all'Arpagone di Moliere, confermando la qualità umana e culturale  del sodalizio artistico con Silvio Araclio. Una Mirella Lelli disinvolta e gioiosa come se

Maurizio Anselmi nel suo "labirinto del volto umano"

Immagine
di Marcello Maranella L etture e Immagini mescolate in presa diretta dentro i luoghi più o meno conosciuti della città. Duecentotrenta istantanee di sguardi compiaciuti e sorpresi, di sorrisi larghi e rugosi, di vanità liberate e ansie compresse per l'apparizione improvvisa del fotografo che ti cattura con i suoi tempi e ti esorta a mostrarti per quello che sei, al naturale. Senza trucchi e senza avere il tempo per ridarti un tono o un'aggiustatina ai capelli o sostituire l'abbigliamento che ora non ti sembra adeguato per la posa ma che avevi scelto per recitare un brano nella seconda edizione del Lectus pilogalliano. Un risultato sorprendente. Maurizio Anselm i ha ideato una messa in scena degna del professionista che è giocando con la fotocamera ma rispettoso delle varie sensibilità che ha incorniciato nel suggestivo labirinto del volto umano , allestito nel bel mezzo della Sala Ipogea in cui i protagonisti dell'esperimento e i comuni visitatori hanno potuto esprimer

Storie aprutine e lotte per il lavoro nascoste fra i rovi

Immagine
D i fronte alla chiesa di Cartecchio, sopra la strada che porta a Colleatterrato, il simbolo dello scudo crociato resiste all'usura del tempo e all'affievolirsi delle grandi idealità di uno dei partiti di massa più rappresentativi della politica del capoluogo. Il testo sbiadito, quasi illeggibile, ne è eloquente testimonianza  " Sotto l'egida dello scudo crociato  per volontà e opera del popolo  col concorso dell'Amministrazione comunale  degli Ospedali e Istituti riuniti  e di Lucenti Vittorio  memore della terra natia  dalla lontana America  questo pubblico lavatoio  sorse nel 1955 "   Un' epigrafe di notevole suggestività storica e politica  che presto  entrarà nella collezione dei cimeli di quei valori popolari e di massa soppiantati dal populismo imperante. Pensavo di catalogare nel mio archivio fotografico questo documento, quasi esclusivo. L'idea di condividerlo con i lettori me l'ha suggerita indirettamente  un caro am

La stampa abruzzese incontra il Vescovo della Diocesi Teramo e Atri

Immagine
S olo Filippo Lucci poteva radunare in Arcivescovado i rappresentanti dell'informazione teramana, che hanno risposto al completo insieme a Rai 3 Abruzzo, nel consueto incontro di fine anno con il Vescovo di Teramo, Monsignor Leuzz i.  Il dinamico presidente del Co.Re.Com ha sottolineato nella sua introduzione il senso del dovere e il piacere di saper raccontare i fatti e le opinioni che muovono la vita delle comunità. Ciò ha offerto lo spunto al Presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Stefano Pallotta , per entrare senza giri di parole nel vivo della polemica intentata dall'attuale compagine governativa contro i giornalisti e le testate che non sarebbero in linea con i programmi e le azioni politiche messe in campo. Non si era mai visto un simile attacco del governo al mondo dell'informazione che induce a pensare sulle sorti della democrazia e del pluralismo della comunicazione che, specie nell'era dei social, costituiscono un argine alla dilagante ma

Paesaggio Stupore Bellezza Fede

Immagine
E ra dai   tempi del Giubileo del 2000 che non si tornava a parlare di turismo religioso con approfondimento e competenza progettuale fuori dai consueti luoghi comuni. E' accaduto sabato scorso presso l'episcopio dell' Arcivescovado della Diocesi Teramo ed Atri in un concentrato di  fede natura e cultura, alla scoperta di eremi e santuari nascosti in religioso silenzio   fra le rocce e i camminamenti del maestoso massiccio del Gran Sasso d'Italia. A moderare l'incontro fra relatori di significativo spessore culturale Tommaso Navarra, portatore di interessi ambientali e naturalistici di un grande regno della biodiversità racchiuso nei centocinquanta mila ettari   del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga di cui  egli è attivo Presidente. M olto interessanti le narrazioni antropologiche, paesaggistiche e  insediative sedimentatesi nei secoli nei nostri territori montani e pedemontani evocate  da don Filippo Lanci e don Emil