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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

Gli alfieri della cultura

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Indubbiamente la proposta di candidare Teramo a capitale della cultura 2020 è stata un'abile mossa politica per allentare la pressione in una città ormai allo stremo. Infatti non si parla d'altro da settimane nei bar e sui social come se non ci fosse altro di più importante e prioritario da risolvere. Un diversivo molto redditizio per la popolarità del primo cittadino che chiede ed ottiene la disponibilità piena di noti esponenti dell'opposizione nell'elaborazione del programma di candidatura da presentare nelle sedi competenti entro il 15 settembre 2017. Ovviamente in politica non contano più le decisioni condivise negli organismi dirigenti nei vari partiti. Ognuno decide in base alle proprie opinioni e secondo i propri interessi. In sostanza quelli che in democrazia si battono per conquistare il potere in una logica di alternanza politica e programmatica finiscono per assecondare i desiderata di chi gestisce la cosa pubblica con metodi e finalità completamente differ

Campo Imperatore e Torre di Cerrano: capitali naturali ineguagliabili

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 di Marcello Maranella Torno volentieri a parlare di due luoghi  altamente significativi dell'immagine abruzzese nel mondo: Campo Imperatore,  definito piccolo Tibet per la sua unicità paesaggistica  dal bravo scrittore e alpinista Fosco Maraini e la Torre di Cerrano nelle cui acque marine si celano i moli sommersi dell'antico porto di Atri . Mi riferisco a storie millenarie di pastori e pescatori transumanti fra l'Appennino e il Mediterraneo. Due punti cardinali imprescindibili per ogni operatore che abbia l'ambizione di raccontare o tutelare due territori classificati per motivi diversi Parchi Nazionali il cui fine principale rimane quello di  diffondere nel mondo, tra l'altro, l'immagine della Regione Verde d'Europa.   Eppure proprio in questi giorni a Campo Imperatore e nelle Terre del Cerrano le associazioni ambientaliste hanno notevolmente alzato il tono della polemica contro chi è preposto a difenderne i valori di biodiversità e chi utilizza selvaggia

TERAMO per immagini in mostra all'IPOGEO

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E' stata veramente una bella serata l'apertura al pubblico nei sotterranei dell'Ipogeo della mostra di fotografia dal titolo "Scenari d'Autore", dedicata ad una Teramo insolita e per certi versi surreale. Non era affatto scontata la riuscita di un'operazione culturale complessa rispetto alla città dolente e poco reattiva alle sollecitazioni delle arti visive in genere. E, invece, tutto si è svolto all'insegna della naturalezza e del buon gusto creativo con il piacere di trascorrere un paio d'ore in compagnia di vecchi e nuovi amici. Un nutrimento ghiotto di emozioni e sensazioni che non mi accadeva da tempo immemore. Perfino l'Ipogeo m'è parso luogo adatto all'allestimento, ideato e reso accogliente dai maestri dell'immagine e dalla casa editrice che ne ha curato l'eccellente lavoro di comunicazione facilitando, in tal modo, la nostra comprensione della realtà che ci circonda. In una miriade di fotogrammi dai colori intensi e pe