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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

PRINCESA Caruggi e altri paraggi. Ma anche fraseggi fantastici di musicisti teramani in omaggio a Fabrizio De Andrè

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 di Marcello Maranella R iscendo Corso San Giorgio  nell'ora che volge al tramonto sperando di intercettare la lieve fresca aria di Magnanella. E invece vi regna caldo umido da sfinimento in un'immagine di città semi deserta. Tranne quel piccolo capannello di persone che resiste davanti alla libreria Tempo Libero. Tappa obbligata come succedeva ai tempi mitici de "La Scolastica". Altri tempi, altre storie. In ogni caso punto di incontro di metà corso per salutarsi cordialmente cinquettando di arte, natura e spigolature aprutine. Ma anche di novità librarie, musicali ed artistiche di casa nostra che arricchiscono gli eventi estivi al Parco fluviale di Teramo Natura Indomita o alla Villa comunale o nei giardini del Castello Della Monica. Mi unisco con piacere all'allegra compagnia di Roberto, Armando, Christian e una persona che non conosco ma che sembra gradire le nostre amene dissertazioni, specie quando riesumiamo gli Eqilibri Musicali. Il fortunato format di ori

Dalle dune del Sahara alle spiagge d’Abruzzo. Venerdì 29 luglio: incontro con il fotografo Bruno D’Amicis alla Torre di Cerrano

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  V enerdì 29 luglio alle ore 18.30 presso la Torre di Cerrano a Pineto si svolgerà un incontro “Dalle dune del Sahara alle spiagge d’Abruzzo” con il fotografo naturalista Bruno D’Amicis.  L’incontro pubblico e gratuito, organizzato dal WWF Abruzzo e dall’Area Marina Protetta Torre del Cerrano insieme alle Guide del Cerrano, nasce all’interno del Progetto Salvafratino Abruzzo e consentirà di ammirare le opere di un vero e proprio maestro della fotografia naturalistica. A seguire si potrà effettuare una visita del Museo del Mare della Torre di Cerrano offerto dalle Guide del Cerrano.  Bruno D’Amicis vive e lavora all’ombra delle montagne d’Abruzzo, anche se viaggia regolarmente all’estero per i suoi progetti. Appassionato di natura sin da bambino, è laureato in Scienze biologiche ed è fotografo naturalista professionista dal 2004, con uno spiccato interesse per i temi della conservazione degli ambienti naturali e della biodiversità. Le sue fotografie hanno ottenut

il fenomeno Bucci con le sue spassose RIME TOSCIBILI

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di Marcello Maranella   Gino Bucci arriva da Martinsicuro, graziosa cittadina marinara posta all'estremo nord della costa teramana, a confine con le Marche. Da poche settimane sta mietendo successi con un libro fresco di stampa e continua a stimolare curiosità con una trovata giocosa  ma al tempo stesso geniale nella sua semplicità. Nel 2014 è entrato in scena sui social con la pagina intitolata  l'abruzzese fuori sede ... dove scrive di Abruzzo  tutte cose. Grazie al suo lavoro sul web .. ha ritirato premi, presentato cose, parlato finanche in pubblico e soprattutto ha mangiato sovente aggratise in giro per l’Abruzzo. Formatore nelle scuole, conferenziere silenzioso, laureato in lettere e quasi giornalista, scrive anche di tennis e cibo in scatola . E così continua a girare decantando le sue Rime Toscibili raccolte in un libro uscito il 7 luglio scorso per i tipi di Ricerche&Redazioni. Quando è venuto a Teramo tra le prime presentazioni, la Sala Ipogea era già gremita

CIAO MASSIMO non dimenticheremo gli insegnamenti preziosi che ci hai donato

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È veramente difficile scrivere di Massimo Speca con razionalità e compostezza in questo momento di grande dolore. Se ne è andato in un attimo lasciando al vento l'intelligenza viva e creativa nella materia forense come nell'impegno politico e istituzionale. Due passioni espresse con nobiltà d'animo e con raffinata discrezione, nell'esclusivo beneficio dell'interesse comune. Impossibile pensare che non incroceremo più il suo sorriso, la sua pacatezza, la sua visione di futuro per lo sviluppo della città per cui si è speso fino all'ultimo minuto, prima di lasciarci prematuramente. Un sincero pensiero di vicinanza ai suoi affetti più  cari.

Gli incantevoli paesaggi di Rocca Roseto, Madonna della Tibia e Valle Vaccaro. Un'escursione da ricordare negli annali dell'Associazione Crognaleto-Tibia

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  di Marcello Maranella   U n regno di biodiversità nel bel mezzo della Vallata del Vomano, versante teramano del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. E' questa l'immagine più aderente alla bellezza del paesaggio circostante dove lo sguardo si allunga nei panorami mozzafiato dalle pareti lucide e rocciose del Gran Sasso d'Italia alla  lussureggiante e boscosa Montagna della Laga. E' domenica mattina di questo torrido mese di  luglio quando allenati escursionisti e appassionati della nostra amata montagna si ritrovano puntuali nel piccolo sagrato della chiesetta della Madonna della Tibia, sopra l'abitato della frazione di Crognaleto. Da lì muoveranno per una traversata tanto suggestiva dal punto di vista naturalistico quanto ricca di scoperte archeologiche e culturali. Si tratta, infatti, di una prima uscita organizzata con piglio certosino dal Presidente dell'Associazione Crognaleto-Tibia, Giovanni Di Filippo, in stretta collaborazione con Gian

Inaugurata ieri pomeriggio presso L'Arca di Teramo la mostra " Giovanni Melarangelo (1903-1978): l'artista e i suoi percorsi"

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L’esposizione ricostruisce scientificamente e insieme comunica in modo chiaro l’intera carriera artistica di Giovanni Melarangelo. La mostra, di notevole interesse, si compone di oltre cinquanta fra tele, gouache, disegni e stampe, che nel loro insieme consentono al visitatore di ricostruire l’intero percorso figurativo dell’artista, dalla formazione nel 1917-1918 alla scomparsa nel 1978.  Le opere sono ripartite in quattro sezioni, in accordo con gli spazi effettivamente disponibili presso L’Arca. Il punto d’avvio è una sezione introduttiva, dal titolo Il mondo di Giovanni Melarangelo. La sezione, dal carattere intenzionalmente sintetico, fornisce al visitatore i dati fondamentali sull’artista. Due pannelli didattici in doppia lingua, italiano e inglese, sono riservati al profilo complessivo dell’artista e alla cronologia. Questa sezione introduttiva culmina con l’immagine guida del convegno e della mostra, l’Autoritratto con il saio dei frati domenicani del

Con "La Decima Sacramentale" l'esordio noir di Claudio Angelozzi. Un groviglio di intrighi e delitti nella Atri dell'Ottocento

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di Marcello Maranella Claudio Angelozzi ci riprova con la scrittura e questa volta la colora di giallo a partire dalla copertina del libro fresco di stampa per i tipi della casa editrice Hatria. Appena l'ho vista circolare sui social che ne annunciavano la presentazione per il 29 luglio prossimo presso la Villa Comunale di Atri mi è tornata in mente la gloriosa collana dei Gialli Mondadori. Con i dovuti distinguo, naturalmente. Ma con altrettanti in bocca al lupo che invio tra queste righe allo scrittore di origine atriana per la buona accoglienza della sua ennesima fatica. Si, perché  quando ci si infila nelle trame misteriose dell'animo umano si rischia di restarne intrappolati fino a perdere il bandolo della matassa. Per sua fortuna l'autore se le cavata bene restando all'interno del perimetro del giallo storico mescolando, con le giuste proporzioni, gli ingredienti narrativi ispirati alle sue precedenti ricerche. Ne viene fuori un'ambientazione avvin

Curiosità e orgoglio aprutino fra la gente accorsa alla riapertura del Castello Della Monica. Il Sindaco D'Alberto "Oggi è un giorno importante per la nostra città che segna un momento di luce dopo tanti anni di buio"

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 di Marcello Maranella F inalmente, dopo decenni di abbandono e oblio, sono state riaperte le porte di un bene altamente prezioso per la comunità teramana. Sono stati attimi di intensa emozione quelli che hanno preceduto l'accesso tanto atteso tra le mura del Castello, eretto nel 1889 e ultimato nel 1917 dal pittore Gennaro Della Monica come propria dimora sulla collina che sovrasta  l'abitato cittadino. E ncomiabile la risposta dei cittadini teramani che nel tardo pomeriggio di ieri hanno affollato gli ampi giardini del Castello Della Monica. Tutti in fila per ammirare i decori e gli ambienti interni del Castello il cui recupero prese avvio nel 2000. Si percepiva l'apprezzamento per l'obiettivo raggiunto, tenacemente  perseguito dal Sindaco Gianguido D'Alberto in stretta sintonia con la sua squadra di governo, in particolare con il vicesindaco Giovanni Cavallari che ha seguito le fasi salienti dell'importante recupero artistico e archite