Aspettando il Premio Teramo: all'ARCA la prima uscita dell'assessore Andrea Core

 
Mi e piaciuto molto ascoltare Giovanni Di Iacovo intervistato ieri pomeriggio all'Arca dal segretario del Premio Teramo Paolo Ruggeri. Il giovane scrittore pescarese ha deliziato il pubblico presente con tono gioviale e sottile ironia raccontando della sua infanzia, essenzialmente meditativa, che ben presto lo induce a scegliersi come compagna del suo vivere quotidiano la scrittura.
 Su questa simpatica e attraente figurazione si è sviluppata una conversazione gradevole fra l'intervistatore e lo scrittore i quali hanno garbatamente introdotto l'assessore alla cultura del comune di Teramo, Andrea Core. Si può dire che per essere alla sua prima uscita pubblica il giovane e intraprendente Andrea non ha deluso le aspettative dopo le repentine dimissioni del suo predecessore Luigi Ponziani. E' stato lo stesso Giovanni Di Iacovo a caratterizzarne il profilo di dinamico operatore culturale ricordando gli anni in cui condividevano studi e impegno politico nella diffusione di cultura con il linguaggio della contemporaneità.
Giovanni Di Iacovo non lo ha enfatizzato nel suo dotto conversare sulle dimensioni della scrittura narrativa fra il romanzo e il racconto ma il suo  Festival delle letterature dell'Adriatico, che diede vita anni fa  a Pescara in via sperimentale, costituisce oggi  l'ispirazione dominante nella promozione culturale in Italia. E allora tutti in coro ad esaltare il Premio Teramo che vive ma deve rivivere, ha puntualizzato il neo assessore,  una nuova stagione proficua per la scoperta di giovani talenti e per un posizionamento davvero autorevole oltre i confini regionali. La lezione da trarre dalla bella serata di ieri sera all'Arca? Un ammirevole esempio di rigore della professione di scrittore impersonato da Giovanni Di Iacovo il quale fa mille cose con la leggerezza di chi deve sempre apprendere  ma che sa restituire suggestioni ed emozioni a chi entra nel suo universo narrativo. 

Chi è Giovanni Di Iacovo

Vive a Pescara ma è originario di Atri. 
E' sceneggiatore della fiction per RaiDue dal titolo Offline (2015) e ha pubblicato racconti e romanzi tra i quali Sporco al Sole (Besa, 1999), Sognando una cicatrice (Castelvecchi, 2000), Sushi Bar Sarajevo (Palomar, 2007), Tutti i poveri devono morire (Castelvecchi, 2009), La Sindrome dell’Ira di Dio (Zero91, 2012), Noi siamo la notte (Galaad, 2013) e Confessioni di uno Zero (Castelvecchi, 2017) da cui sarà tratto un film che uscirà nelle sale a fine 2018. Ha fondato il FLA-Festival delle Letterature dell’Adriatico, Satyricom, Love Hotel –festival della cultura erotica e il Future Days Fest.
Svolge attività di ricerca in Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea, Produzione di Testi Scritti e ha pubblicato saggi e monografie su Celati, Tondelli, Bassani, De Lollis e sulla letteratura dell’area adriatica italiana. Ha vinto la sezione narrativa della Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo (Sarajevo, 2001), il Premio Teramo (2007) ed è stato finalista del premio letterario della Rai La Giara (2012). Alcuni suoi racconti sono stati messi in scena nello spettacolo con Stefano Benni e David Riondino Viaggio nelle Metropolis (2009).
Di Iacovo è cantante della band electro-industrial Aural Smog  e  della band futurepop Anti/corpi e la sua passione per la body art lo ha portato a conseguire il diploma europeo di Piercer .
L’autore è stato nominato nel 2014 Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Città di Pescara.

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