Numerosa e qualificata partecipazione a Teramo per il libro di Edmondo Bruti Liberati
Un incontro decisamente di alto livello giuridico e culturale quello che si è svolto ieri pomeriggio nella sede de L'ARCA sul temi e i problemi della magistratura italiana. L'occasione è stata la presentazione del libro di Edmondo Bruti Liberati, già Procuratore della Repubblica di Milano ed ex Presidente
dell'Associazione nazionale magistrati, dal titolo "Magistratura e
società nell'Italia repubblicana" -Editori Laterza, che ha registrato una larga partecipazione di pubblico, di addetti ai lavori e di amministratori locali: dal Sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto, al Presidente del consiglio comunale Alberto Melarangelo, all'assessore Sara Falini. A stimolare l'autore su temi di pregnante attualità sono intervenuti l'avvocato Gennaro Lettieri nella veste di Presidente delle Camere Penali "Giuseppe Lettieri", il Professore Ordinario Università La Sapienza Vincenzo Cerulli Irelli, il Procuratore della Repubblica di Teramo Antonio Guerriero, il Presidente dell'Ordine degli Avvocati Antonio Lessiani, il Presidente dell'Associazione dei giovani avvocati Stefano Franchi, il rappresentante della Camera penale Florindo Tribotti. E' stato un confronto articolato tra avvocati e magistrati sulla professionalità e sulle responsabilità dei giudici, sul rapporto magistratura e politica. Sono in sostanza emersi interessanti spunti di riflessione in linea con le le ragioni della pubblicazione di Bruti Liberati il quale parte da un assunto fondamentale: "La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere" come recita la Costituzione. Ma subito dopo si chiede: è nei fatti? In tal senso egli traccia..." un quadro ampio e non privo di ombre del difficile percorso di attuazione dei valori democratici nella magistratura e nella società". Dalla caduta del fascismo all'entrata in funzione della Corte Costituzionale e del Consiglio Superiore della Magistratura; dai difficili anni del terrorismo alla stagione di Mani pulite, per arrivare ai più recenti tentativi di riforma della giustizia.
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