Ricompaiono i cieli dipinti di Vincenzo Sardella
In presenza di un folto pubblico di esperti e appassionati è stato presentato presso la Sala consiliare del Comune di Torricella Sicura il volume I cieli dipinti a cura di Carla Tarquini e Renata Ronchi corredato da settantasette tavole a colori realizzate dal fotografo Vincenzo Ammazzalorso in omaggio a Vincenzo Sardella, pittore e decoratore teramano lungamente dimenticato. Vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento Vincenzo Sardella fu molto noto ai suoi tempi per gli apparati decorativi delle chiese dell'Annuziata e di Sant'Antonio e, soprattutto, per i dipinti realizzati sulle volte, le pareti, le sovrapporte di numerosi palazzi e ville di Teramo e della provincia. Tutti i dipinti sono stati rintracciati e identificati attraverso un complesso lavoro di ricerca storico-documentaria e testimonianze orali.
Madrina dell'evento la professoressa e Storica dell'Arte Luisa Franchi dell'Orto che ha tratteggiato con dovizia di particolari e abile narrazione gli aspetti socioeconomici in cui si situa l'opera di Sardella tra il 1888 e i primi decenni del XX secolo. "In questi ambienti", ha sottolineato la studiosa, " il leit-motiv è quello delle stoffe preziose e cangianti a tromp l'oeil, dei nastri setosi, dei merletti, allusione ai ricchi corredi della padrona di casa...."
" La bravura del decoratore è nel rendere il cangiantismo delle stoffe e il brillio delle sete, spesso tenendo presente la posizione delle finestre nel rendere ombre e luci come evocate dall'illuminazione naturale". In tal senso le immagini realizzate da Vincenzo Ammazzalorso arricchiscono ulteriormente il valore dell'opera.
Madrina dell'evento la professoressa e Storica dell'Arte Luisa Franchi dell'Orto che ha tratteggiato con dovizia di particolari e abile narrazione gli aspetti socioeconomici in cui si situa l'opera di Sardella tra il 1888 e i primi decenni del XX secolo. "In questi ambienti", ha sottolineato la studiosa, " il leit-motiv è quello delle stoffe preziose e cangianti a tromp l'oeil, dei nastri setosi, dei merletti, allusione ai ricchi corredi della padrona di casa...."
" La bravura del decoratore è nel rendere il cangiantismo delle stoffe e il brillio delle sete, spesso tenendo presente la posizione delle finestre nel rendere ombre e luci come evocate dall'illuminazione naturale". In tal senso le immagini realizzate da Vincenzo Ammazzalorso arricchiscono ulteriormente il valore dell'opera.
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