A Montorio ieri a raccontare storie di lupi della Laga

Ho trascorso anni bellissimi ad assicurare gestione e tutela di uno dei più importanti parchi italiani, circoscritto  fra il Gran Sasso e i Monti della Laga, dove non é raro imbattersi nei lupi e restarne soggiogati per il loro fascino discreto e immaginifico. Tutta la fauna selvatica è importante ma il lupo regna sovrano nell'immaginario collettivo in tanti modi diversamente rappresentato:  dalle favole di Esopo ai cartoons di Walt Disney,  dalla lupa salvatrice di Romolo e Remo poi deformata nella vulgata ....in bocca al lupo crepi il lupo...sino al lupo cattivo per eccellenza di Cappuccetto Rosso. E la fama del grande predatore prosegue nei giorni nostri, sia pure con sfumature diverse, nei racconti o, meglio, nei resoconti dai Monti della Laga trasmessi da Anna Consalvo e Ciro Manente attraverso le loro storie di vita impresse nei libri e nelle  immagini animate in fototrappole impiantate al limitare dei boschi con consumata destrezza.  Con loro, ieri pomeriggio a Montorio al Vomano, abbiamo chiacchierato davanti  ad una folta platea di uditori presso il cine teatro appena intitolato al compianto regista Tonino Valeri.
Un condensato di fatica ed emozioni infinite racchiuse nei due libri,  Sulle tracce dei lupi e La Nostra vita con i lupi, recentemente pubblicati  per i tipi di Ricerche e Redazioni, la nota casa editrice teramana di Giacinto Damiani e Barbara Marramà. Non la faccio tanto lunga perchè è bene che siano i libri a rendere partecipi i lettori dei messaggi positivi e dell'amore per la natura che gli autori profondono da anni fra le nostre montagne e quelle delle Dolomiti dove abitualmente risiedono. Aggiungo semplicemente una nota che mi è apparsa emblematica del rapporto che i narratori hanno instaurato con il lupo. Nelle ultime pagine del secondo volume essi gli cedono la parola come se volessero rimettere in scena La fattoria degli animali di orwelliana ispirazione ascoltando metaforicamente le voci e le delusioni degli altri animali selvatici che in coro chiedono all'uomo di ripristinare al più presto un essenziale equilibrio di convivenza con i veri  custodi della grande bellezza naturalistica del pianeta. Un plauso a Corrado Scipioni della Biblioteca del Ricordo per l'ottima organizzazione dell'evento.

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