La versione culinaria di Rino Faranda

Era siciliano Rino Faranda ma conquistò a pieno titolo la cittadinanza aprutina, tanto agognata quanto meritata. Il professore Edoardo Cipriani ne canta lodi e pregiudizi, vissuti e goduti in latino nelle aule del liceo classico. Un condensato di elogi ed emozioni reinterpretate dall'antropologa Alessandra Gasbarroni con note succulenti e pertinenti intorno al dotto itinerante narratore. A coordinare l'incontro promosso dall'Accademia Italiana della Cucina un gioioso Sandro Galantini.
Perciò Faranda diviene mito celebrato come a pochi mortali viene riservato. Altrimenti Ricerche e Redazioni non avrebbe editato. Insomma l'altra sera la Sala Polifunzionale di via Comi a Teramo traboccava di ricette di Faranda per fedeli estimatori del suo mondo ormai lontano, eppure, sul filo della memoria, degnamente ricordato.
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