Il ritorno a Teramo dell'artista Franco Murer con "le passioni umane nell'inferno di Dante" in bella mostra nelle sale espositive di via Nicola Palma

 

di Marcello Maranella

 

Nonostante avessi intervistato Pasquale Limoncelli meno di un mese fa nella "sua" Casa della Cultura Carlo Levi, circondati da sculture e dipinti ceramici di notevole suggestività del maestro Franco Murer, nulla era trapelato sulla mostra che avrebbe di lì a poco inaugurato in suo onore nelle sale espositive di via Nicola Palma. Poi, però, ha recuperato benissimo alla vigilia dell'evento con una gradita telefonata ed eccomi qui a raccontarvi cosa ho visto di meraviglioso nelle settanta opere ispirate ai canti dell'inferno dantesco. E' come immergersi nei gironi dell'inferno ravvivati ..."del bollor vermiglio, dove i bolliti facieno alte strida. Io vidi gente sotto infino ciglio; e ' l gran centauro disse: E' son tiranni che dier nel sangue e ne l'aver di piglio". Ogni opera è appunto accompagnata da brani tratti dai canti, mentre si avverte in sala, silente e discreta, la presenza dell'artista a disposizione del visitatore per ulteriori dettagli. In verità non si sa da dove iniziare a guardare e in quale scena soffermarsi di più a meditare: una narrazione, tante sollecitazioni a riprova...." dell'eccelsa qualità del monumento letterario di Dante -divino poeta- " sottolinea il Cardinale Giovanni Lajolo nella presentazione del catalogo della mostra  di Franco Murer aggiungendo: " E' un onore che ho accettato volentieri, non solo per ragioni di amicizia, ma anche perchè le ritengo per qualità poetica tra le più espressive finora realizzate". 

Non ci sono dubbi. Almeno questa è la prima impressione che si prova di fronte ad un lavoro tanto complesso quanto affascinante che mi spinge a chiedere al maestro Murer quando e come è stata concepita l'idea di entrare nell'universo dantesco....."si parte sempre da lontano perchè le cose non nascono così, per caso. Tutto è cominciato qualche anno fa quando ci siamo trovati insieme a Pasquale Limoncelli a Casteldelci, in provincia di  Rimini, dove avevo portato una mostra a casa di Uguccione della Fagiola, grande amico di Dante che lo aveva accolto dopo l'eccidio. Da lì cominciai a pensarci su, ma poi con la pandemia tutto è rallentato e, dovendo restare chiusi in casa, ho ripreso in mano i disegni sull'opera di Dante e, passo dopo passo, eccoci qui". Mi diceva Pasquale che sta iniziando a lavorare sul Paradiso. "Si ho iniziato da un mese ma quello è un tema ancor più complicato. Adesso vediamo come riuscirò a gestirlo....". Complimenti maestro con i migliori auspici  per questa bellissima rassegna allestita nella Città di  Teramo!! Non mi dilungo oltre se non per augurare ai nostri lettori una gradevole visita all'interessantissima mostra di Franco Murer che resterà aperta fino al 3 dicembre prossimo..

FRANCO MURER profilo

L'artista si è formato accanto al padre Augusto e poi all'Accademia delle Belle Arti a Venezia.

Tra le sue opere: la Via Crucis, collocata lungo la Cavallera, paese natale di Papa Luciani. Un'altra Via Crucis  si trova  nella chiesetta degli emigrati a Jaraguà Do Sul in Brasile, abbellita dagli affreschi dell'Arcangelo Michele e dell'Emigrazione 1875. Nel 2010 realizza sei altorilievi in bronzo dedicati alla vita di San Giuseppe, quale ornamento della centesima fontana collocata nei Giardini Vaticani ed inaugurata dal Santo Padre Benedetto XVI. Per la Scuola Grande e la chiesa di San Rocco a Venezia il busto di Giovanni XXIII e il rilievo di Giovanni Paolo I. A Kalamata, Atene, Leros , Messeni in Grecia presenta "Ricordi in bianco e nero", storie di guerra, mentre a Nafpaktos espone le gesta di Cervantes e la battaglia di Lepanto (1571). Rilevanti sono i ritratti civili: l'archeologo Guidobaldi e il maestro Ricciotti a Nereto in provincia di Teramo, l'avvocato Riccardo Cerulli e Vincenzo Bindi a Giulianova e nel 2013 a Monrovia quello di Ellen Johnoson-Sirleaf, Presidente della Repubblica della Liberia e premio Nobel per la pace.