Sviluppo regionale e peso del comparto agroalimentare
Il sistema agro-alimentare in Abruzzo: una lettura attraverso il Rapporto 2018 nel rapporto coordinato e pubblicato dal Polo Agire, edito dalla Franco Angeli. Il volume contiene un’analisi dei diversi comparti del complesso sistema agroalimentare regionale e «rappresenta un’utile base conoscitiva per adottare le necessarie misure per favorirne lo sviluppo e la crescita nei prossimi anni».
Se ne parlerà martedì 5 febbraio, alle ore 9.30, nella Sala delle lauree della Facoltà di Giurisprudenza in un apposito convegno organizzato dall’Università di Teramo e dal Polo di Innovazione Agroalimentare Agire
L'iniziativa, con la partecipazione di numerosi autori, sarà aperto dal rettore
dell’Università di Teramo Dino
Mastrocola, dal presidente del Polo Agire William Di Carlo e dal presidente dell’Istituto Tecnico Superiore
per il Sistema Agro-alimentare di Teramo Giovanni
Di Giosia.
«Il
Rapporto ‒ ha
commentato William Di Carlo ‒ ha la
finalità di fornire una chiave di lettura dello sviluppo regionale del comparto
agroalimentare e si pone pertanto come strumento di analisi e riflessione a
disposizione delle imprese, delle istituzioni e dei cittadini. Ne esce un
quadro complessivo di notevole interesse per il peso significativo del comparto
in termini di valore, di occupati e di ricchezza prodotta, così come è
rilevante il peso della componente di esportazione e la penetrazione sul
mercato globale di alcune produzioni tipiche regionali».
«Ricerca e formazione ‒ ha spiegato Emilio
Chiodo ‒ rappresentano un binomio fondamentale per la crescita
competitiva delle imprese e per creare un’occupazione che sia a sua volta
competente e in grado di generare innovazione. Il Rapporto può quindi fornire
un duplice contributo allo sviluppo regionale: da un lato strumento di analisi
a disposizione delle imprese e delle istituzioni, dall’altro elemento a
supporto alla creazione di un sistema regionale della conoscenza e
dell’innovazione».
I contributi di analisi, oltre a quello di Emilio Chiodo sono di Maria Angela
Perito e Andrea Fantini, della
Facoltà di Bioscienze dell’Università di Teramo; Nicola Casolani, Cristina Salvioni e Lolita Liberatore, del Dipartimento di Economia dell’Università
degli Studi di Chieti-Pescara; Marco
Gaito, Matteo Martino, Stefano Palumbo, Andrea Povellato, Beatrice Camaioni,
Francesco Vanni e Carla Basti,
del Centro di Politiche e Bioeconomia del Crea; Daniela D’Angelantonio, Francesco Pomilio e Giacomo Migliorati, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale
dell’Abruzzo e del Molise; Matilde
Fiocco e Concettina Pascetta,
del Centro regionale di studi e ricerche economico sociali (Cresa); Nicola Simone, Martina Bacceli e Barbara Lanza, del Centro di ricerca
di ingegneria e trasformazioni agroalimentari del Crea; Alessandra Tavoni, dello Studio Rozzi & Consulmarchi.
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