Trasparenza e comunicazione fanno bene alla democrazia

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La due giorni di analisi su "Social media e Pubblica Amministrazione"  si avvia a chiudere i battenti nell' Aula Magna dell'Università di Teramo con un soddisfacente risultato di contenuti e di coinvolgimento da parte degli studenti dell'Ateneo quali futuri comunicatori. Si è trattato di un combinato ben disposto di Winter School con social media, studenti, cittadini e giornalisti con l'obiettivo di mettere in discussione metodi e strategie comunicative nel mondo del giornalismo, sempre più alle prese con strumenti digitali in continua evoluzione. Strutture e nuovi linguaggi che determinano "La rivoluzione della nuova comunicazione" spiegati ieri dal rettore dell'Università di Teramo Dino Mastrocola, da Stefano Traini preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione e dal professor Christian Corsi  in aggiunta al contributo degli studenti della stessa facoltà sulle Top ten dei social media delle PA abruzzesi e Instagram per la Pubblica Amministrazione.  
Gli interventi odierni su come è cambiata la comunicazione pubblica (e i comunicatori) sono stati affidati a Livio Gigliuto, Direttore Centro Sud Istituto Piepoli + Osservatorio Comunicazione Digitale e Segio Talamo Direttore comunicazione, editoria, trasparenza Formez PA, coordinati dalla collega Pina Manente dell'Ufficio Stampa e social media della provincia di Teramo. Interessante la narrazione dall'interno di Sergio Talamo attraverso i richiami alla normativa sulla trasparenza e comunicazione considerati anima della democrazia. Senza tuttavia trascurare limiti e ritardi che ancora resistono nel rapporto fra il cittadino e la pubblica amministrazione in confronto con gli andamenti della comunicazione pubblica in altri paesi europei. Una materia complessa nella sua esplicazione quotidiana costellata da web, social, chat, fake news con cui in ogni caso occorre fare i conti.


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