Teramo Natura Indomita”. Il 4 settembre a spasso nella storia con Sandro Galantini
Una serata all’insegna della storia attraverso le vicende, i fatti e i personaggi della Giulianova d'altri tempi, tra Cinquecento e metà del Novecento, con la ricomposizione di un affresco storico cittadino molto significativo ma spesso ai più ignoto.
Sarà Sandro Galantini, storico,
giornalista e saggista, Cavaliere e Ufficiale dell’Ordine al Merito della
Repubblica Italiana per benemerenze culturali e chiara fama, il protagonista dell'incontro promosso nell'ambito della manifestazione "Teramo Natura Indomita", venerdì 4 settembre, alle ore 18, presso la Fonte della Noce a Teramo (area Parco fluviale). Interverranno il giornalista e critico
letterario Simone Gambacorta e lo
storico Luigi Ponziani i quali non
mancheranno di proporre spunti di riflessione e motivi di curiosità in
relazione ai volumi di storia di Galantini sulla sua Giulianova editi nel corso
degli anni dalla casa editrice teramana Ricerche&Redazioni: da "Giulianova
e la «civiltà balneare»" (2011) a "Il Kursaal. La “vedetta elegante”
di Giulianova" (2012); da Giulianova da scoprire" (2017) al
recentissimo "Giulianova. Frammenti di storia", da poche settimane in
libreria.
Chi è Sandro Galantini
E' autore di circa cento tra volumi, saggi e contributi apparsi in opere collettanee e in riviste scientifiche relativi a problematiche giuridiche, alla letteratura meridionale, alla etnopoetica e soprattutto a questioni storiche abruzzesi dell’età moderna e contemporanea.
Per Ricerche&Redazioni ha pubblicato, oltre quelli relativi a Giulianova, i seguenti volumi: "Lungo la strada ferrata da Giulianova a Teramo" di Francesco Savini (curatela, 2003); "Scritti di Rocco Rubini" (curatela, 2004); "Scritti scientifici di Pio Mazzoni" (curatela insieme con Giovanni Di Leonardo, 2005); "All’ombra dell’albero d’oro. La geslsibachicoltura nella Notaresco dell’Ottocento" (2007); "Saggio di Statistica generale applicata al Comune di Cellino" di Agostino Taraschi (curatela, 2009) e "Il Catasto Onciario di Bellante 1754" (curatela insieme con Silvio Di Eleonora, 2016).
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