Agli studenti dell'Istituto Alberghiero De Cecco di Pescara il Premio "Cibus et salutem" lanciato durante il lockdown dall'Università di Teramo
È un menù sostenibile e funzionale per la quarantena quello elaborato
da un team di studenti dell’Istituto Alberghiero “De Cecco” di Pescara che si è aggiudicato il
Premio “Cibus et Salutem” lanciato dall’Università di Teramo durante il recente lockdown.
Il contest – coordinato da Mauro Serafini, docente di Scienze tecniche e dietetiche applicate
all’Università di Teramo – è stato ideato in occasione dell’attivazione del nuovo Corso di laurea
triennale in Scienze e Culture Gastronomiche per la Sostenibilità e destinato agli Istituti
Alberghieri della Regione Abruzzo e della Provincia di Ascoli Piceno. Finalità del premio quella di
approfondire il tema della sostenibilità e sviluppare un progetto pratico-culturale finalizzato allo
sviluppo di un menù giornaliero a basso impatto ecologico, ad alta valenza nutrizionale e
funzionale in linea con le tradizioni mediterranee e adatto a un periodo di quarantena e
isolamento sociale.
Il menù vincitore prevede una Torta di pane a colazione, una Frittata di pasta e mondeghili a
pranzo, Biscotti alle mele a merenda e Panzanella a cena.
«La scelta del menù anti-spreco in periodo di quarantena – ha commentato Mauro Serafini – è stata
molto pertinente sia dal punto di vista sostenibile che da quello economico. Eccellente la scelta di
selezionare piatti provenienti da culture gastronomiche di diverse regioni e introdurli con cenni
storico-antropologici. Un plauso anche all’attenzione sull’aspetto etico e sostenibile e sulla ricerca
delle ricette nazionali».
Il premio in palio per gli studenti del team vincitore è l’iscrizione gratuita al 1° anno di tutti i Corsi
di laurea triennali o magistrali a ciclo unico dell’Università degli Studi di Teramo.
Al secondo posto del concorso si è classificato il gruppo di studenti dell’Istituto alberghiero “Di
Poppa-Rozzi” di Teramo. Terzo classificato infine l’Istituto Alberghiero “Da Vinci-Colecchi”
dell’Aquila.
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