Nuovo corso all'Acquedotto del RUZZO? Le linee operative del Presidente Cognitti



Questa mattina i vertici gestionali e tecnici della Società Ruzzo Reti S.p.A. si sono incontrati con i rappresentanti  degli organi d’informazione per fornire dati statistici e numeri aziendali in vista dell’Assemblea dei Sindaci prevista per giovedì prossimo. Il Presidente dell’Acquedotto del Ruzzo, l’avvocato Alessia Cognitti, ha tracciato una linea di demarcazione fra passato e futuro assistito dal Consigliere di amministrazione Alfredo Grotta, dal neo Direttore Generale Pierangelo Stirpe, dal  Responsabile della direzione clienti e commerciale Mauro Di Paolo e dal Responsabile del servizio amministrativo e finanza Maurizio Ricci. L’impressione di primo impatto è stata quella di una dirigenza consapevole delle difficoltà operative della struttura…” assediata da contenziosi con i propri ex o attuali dipendenti frutto, ha precisato il Presidente, del lavoro sbagliato di alcuni dirigenti dell’azienda”. Ciò ha richiesto una lunga e attenta revisione di ogni singola posizione lavorativa che ha rimesso al proprio posto ogni ruolo nell’ambito dei diritti e dei doveri di ciascun dipendente con una coda di transazioni valutate caso per caso. Altro tema molto dibattuto quello delle consulenze mirate e competenti per superare modelli organizzativi stagnanti per privilegiare il ruolo di società esperte in servizi di direzione strategica con riferimento a PWC (PricewaterhouseCoopers). 
Nessuna considerazione politica è emersa nel corso dell’incontro sulle cause di tali disagi pregressi se non nelle dichiarazioni del consigliere Grotta che ha parlato genericamente di opacità delle gestioni passate. Un termine forte pronunciato,peraltro, in assenza dell’altro consigliere, già Presidente della Società Ruzzo Reti, Antonio Forlini i quale, è stato subito precisato, che altri impegni concomitanti lo trattenevano fuori città. Avrebbe certamente fornito ulteriori utili dettagli. Ma veniamo all’altro pezzo del discorso introduttivo dell’avvocato Cognitti relativo alle azioni intraprese sulla nuova governance dell’Ente, con particolare riferimento agli investimenti futuri sulla base di un Bilancio certificato dalla società di revisione esterna e già approvato dal Collegio dei Revisori.


ALCUNI DATI SIGNIFICATIVI.  “Abbiamo più di 50 milioni di crediti: circa 30 milioni sono attribuibili alle utenze e contiamo sul nostro nuovo sistema informativo per un recupero, sia pure parziale, equo”,ha specificato il Presidente, “e soprattutto di esempio. Invece 14 milioni di euro sono attribuibili a finanziamenti da incassare. Va rilevato che l’anno 2017 si era chiuso con una perdita di esercizio di circa 2 milioni e mezzo di euro a fronte di circa 110 mila euro di utili nel 2018.

PIANTA ORGANICA. Nuovi concorsi consentirebbero l'ingresso di più di 50 lavoratori e oltre 10 nuove professionalità. In caso di approvazione della pianta organica i lavoratori interinali che costano di più all'Azienda sarebbero sostituiti così come previsto per alcuni pensionamenti e per la revisione di talune posizioni lavorative. La spesa attuale che si aggira sui 14 milioni di euro non subirebbe aumenti, al contrario verrebbe abbattuta da ulteriori economie che deriverebbero da ottimizzazioni della parte variabile della retribuzione del personale.

INVESTIMENTI. Quelli non ancora effettuati  costituiscono spesso elementi di polemica politica indirizzati alle colpe esclusive dell’Azienda. Tuttavia, al netto dei contributi pubblici, per il prossimo triennio la Ruzzo Reti intende investire circa 10 milioni l’anno per acquedotto, fognatura, depurazioni e potabilizzazione.  In aggiunta è stato precisato che sono state messe a punto procedure relative alla realizzazione di un più efficace modello organizzativo attraverso gestione e controllo come previsto dalla normativa: Certificazione 14001 in tema ambientale e UNI 45001.
A fine conferenza stampa non sono mancate le domande dei giornalisti sull’eventuale atteggiamento che esprimeranno in merito i sindaci nel corso del dibattito in assemblea. A tal riguardo il Presidente si dice fiducioso su un rinnovato rapporto fiduciario  da consolidare fra utenza e Ente. Come si ricorderà l’attuale CdA  del Ruzzo fu il risultato di compromesso fra taluni settori del centro destra con aree del centrosinistra al di fuori di organici accordi politici da cui si dissociò clamorosamente il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto.  Per quanto riguarda l’attesa nomina del Commissario per la messa in sicurezza dell’acqua del Gran Sasso nulla ancora è dato sapere sugli orientamenti del governo. Almeno questa è stata la risposta ricevuta.

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