Tartufi, libri e necropoli: un brand turistico culturale di grande successo

Notavo giorni fa con un certo stupore come negli ultimi tempi si stia affermando la tendenza ad organizzare la presentazione di libri in piazza, nelle contrade, sotto le pensiline, nei supermercati e negli angoli più reconditi della provincia di Teramo. Avviene spesso nell'arco dell'anno in occasione dell'uscita di una pubblicazione o di un premio letterario, ma è soprattutto in estate che il fenomeno assume proporzioni inusitate tanto da mescolarsi  al crescente pullulare di sagre, alcune in particolare, sapientemente organizzate nel solco della migliore tradizione culinaria aprutina. Si tratta in sostanza di combinazioni sensoriali fra l'arte della narrazione con l'affinamento del gusto del buon cibo nella diffusione della conoscenza non solo per interesse di provetti scrittori quanto, soprattutto, di chi edita i loro libri con passione e spirito imprenditoriale, nonostante le difficoltà di penetrazione in un mercato sempre più dominato da strumenti digitali di larghissimo e frettoloso consumo. Ma accantoniamo per un attimo analisi dotte e noiose dissertazioni sulla crisi della lettura per rintanarci nel microcosmo territoriale del comune di Campli in cui la letteratura va a braccetto con la degustazione di tartufi pregiati e visite guidate alla necropoli di Campovalano.
Tutto predisposto all'insegna dell'accoglienza cortese e della professionalità ineccepibile fra il centro storico di Piazza Farnese e la piccola frazione agricola di Campovalano dove si sperimenta con gran successo di pubblico l'efficacia di un brand turistico che ripaga la lungimiranza degli organizzatori, per la gran parte composta da giovani volenterosi, che ogni anno reinvestono i lauti profitti in azioni di solidarietà e per la buona riuscita degli eventi successivi. E' stato veramente piacevole scoprire in questo fine settimana che nel raggio di pochi chilometri ci si può nutrire di stimoli letterari in uno dei borghi più belli d'Italia dove Simone Gambacorta cura insieme a Davide Francioni il Festival della Farnesiana, giunto ormai alla sua quarta edizione, ispirato quest'anno al tema "Sentire il mondo", per poi perdersi fra i ghiotti sapori del tartufo nostrano e finire gratuitamente sul bus navetta per raggiungere una delle necropoli più interessanti ad ascoltare, al chiaro di luna, storie di scavi e di tombe ad inumazione all'interno di un impianto narrativo trasmesso correttamente dalla nostra accompagnatrice che rende omaggio all'opera del compianto Giammario Sgattoni nella sua veste di rigoroso archeologo.

Non posso esimermi dall' apporre una firma sul registro delle visite accompagnata  da un commento emozionale che più o meno suona così...iniziativa lodevole, suggestioni al chiaro di luna...un plauso agli addetti ai lavori.. tra cui compare casualmente il sindaco di Campli, Federico Agostinelli, in giro di ricognizione nel "suo" territorio opportunamente animato per la gioia dei visitatori. Nasce all'impronta una sorta di dialogo....credo di conoscerla....sicuramente in qualche occasione...certo.. si, ora ricordo...complimenti...torni a trovarci...è stato un piacere...forse vale la pena di annotare qualche impressione....grazie...alla prossima.....

Commenti

  1. Grazie per le belle parole. Ti aspettiamo ancora una volta a Campli!

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  2. Grazie infinite, i suoi complimenti ripagano tutta la nostra buona volontà! Vi aspettiamo con grande piacere a Farnesiana. Evelina

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