Immatricolazioni al Parco Fluviale sulle note di Antonello Persico
Sarà un concerto al Parco fluviale di Teramo a inaugurare mercoledì 31 luglio l’inizio della campagna di immatricolazione ai Corsi di laurea dell’Università degli Studi di Teramo.
Il
concerto, al quale parteciperanno studenti, docenti e personale dell’Ateneo
teramano, è aperto a tutti.
L’appuntamento è per le ore 21.00
nel Parco fluviale nei pressi del ponte di legno sottostante il supermercato
Lidl. A esibirsi il noto chirurgo pediatrico Antonello Persico, protagonista con il suo gruppo musicale di Mi
innamoravo di tutto…, spettacolo in cui propone le canzoni e la musica
di Fabrizio De André. Lo accompagneranno Paolo Palma alle chitarre, Paola
Ciolino alle tastiere, Simone Antonini alla batteria, Danilo Del Conte al basso
e la corista Giulia Persico.
A
mezzanotte è previsto il saluto del rettore Dino Mastrocola che dichiarerà ufficialmente aperte le
immatricolazioni.
In
concomitanza con un’altra manifestazione che si svolgerà al Parco fluviale nei
giorni successivi, saranno aperti anche degli stand gastronomici.

All’età di 14 anni scopre la musica e le canzoni di Fabrizio De
André, ascoltando la cassetta della Buona
Novella. Da quel momento inizia a cantare in famiglia, con gli amici e poi
durante gli anni universitari, le canzoni di De Andrè, immedesimandosi nelle
sue storie e facendolo diventare un riferimento musicale e culturale che lo
accompagnerà sempre.
Il 1994 è l’anno di nascita di un sodalizio che continua, quello
tra la musica e l’impegno solidale, contribuendo a realizzare numerosi progetti
all’intero del reparto di Chirurgia Pediatrica: due ecografi, strumenti
chirurgici, climatizzazione del reparto, cucina per le mamme, sala giochi in
sala operatoria, clown terapia. In quasi 25 anni di solidarietà, attraverso
concerti in regione e fuori regione, ha devoluto il ricavato a diverse
associazioni benefiche e reparti ospedalieri.
Il suo «sogno ricorrente è quello di continuare a cantare, ad
aiutare chi ha bisogno e a far rivivere nei nostri cuori, e in quello di chi
viene sempre a sentire le nostre esibizioni, la vitalità, l’esempio e gli
insegnamenti di Faber… Speriamo, quindi, di non doverci svegliare mai perché
vogliamo continuare a sognare per tanto e tanto altro tempo… ancora e magari
chissà... un concerto a Genova!».
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