A Borgo Spoltino Politica e Cultura per costruire Idee

Uno sguardo all'indietro nella Prima Repubblica e la scuola politica dei partiti.  E' stato questo il tema affrontato ieri pomeriggio nell'ambito della rassegna "Costruire le idee" promosso dall'associazione Poggio Spoltino Cultura e il centro studi Il risveglio. Un mix di politica cultura e note musicali coordinato da Andrea Castagna giovane musicista teramano a cui devo l'invito cortese che mi ha ricondotto in quel borgo, nell'agro moscianese tanto caro al compianto Gabriele Marrangoni. Come sempre la conduzione del collega Simone Gambacorta è stata gradevole e oculata nella stimolazione del racconto affidato al senatore comunista Antonio Franchi, all'ex Presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo Egidio Marinaro  e al vescovo della diocesi di Teramo- Atri Lorenzo Leuzzi. Tema centrale della discussione era l'importanza di una scuola di formazione del personale politico che a quel tempo era fiorente non solo per la vita interna dei partiti ma per la severa selezione della rappresentanza istituzionale: dall'ente locale al Parlamento italiano fino al consesso europeo.  In tal senso Antonio Franchi, formatosi alla scuola del Partito comunista di Bologna, ha ripercorso le fasi del suo lungo impegno politico di sindaco di Giulianova, di senatore della Repubblica e di Presidente della commissione parlamentare per le autorizzazioni a procedere ai tempi di Mani pulite.
Di diverso tenore narrativo, sia pure nella comune appartenenza agli ideali di libertà e di progresso, Egidio Marinaro, dirigente di spicco del Partito socialista teramano, ha rivendicato le battaglie politiche e parlamentari che condussero negli anni ottanta alla fine dell'egemonia centrista della Democrazia Cristiana in cui il Partito socialista divenne l'ago della bilancia della politica italiana fra i due grandi partiti di massa di matrice cristiana e comunista. Fra i tanti limiti della prima repubblica non vanno tuttavia sottaciuti meriti storici di quella stagione nell'assorbire positivamente i segni del cambiamento prodotti dal movimento del '68, nella fermezza contro il terrorismo, nella gestione di una crisi sociale ed economica da parte di una classe politica competente e determinata. Sia Marinaro che Franchi non hanno fatto ricorso ad espedienti retorici per elogiare personalità di forte carisma come Aldo Moro, Enrico Berlinguer, Bettino Craxi. Senza mai citarli hanno però lasciato intendere che senza cultura la politica produce danni nefasti nella vita delle comunità. Viviamo tempi incerti e difficilmente interpretabili ha poi affermato il Vescovo Leuzzi che la politica l'ha osservata da vicino negli anni della sua esperienza pastorale a Montecitorio, quale Cappellano della Camera dei Deputati. 
Da questo punto di vista il cristianesimo continua ad assolvere ad una importante funzione di tenuta sociale e umana con esempi di accoglienza e di informazione continua. Vecchie categorie politiche che dividevano il mondo in marxismo e capitalismo non si conciliano più con i bisogni della gente in una comunità mondiale segnata da tre date indimenticabili (1989 - 2001 - 2008). Dobbiamo incontrarci di più  per fare di più, ha concluso il prelato. "Il vero problema oggi è l'ignoranza. Prima di parlare bisogna studiare per capire chi siamo e dove operiamo"






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