Finalmente si parte con la ristrutturazione della Stazione Ferroviaria di Teramo. L'Impresa D'Adiutorio di Montorio al Vomano si aggiudica l'appalto da 23 milioni di euro

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di Marcello Maranella


Poco meno di un anno fa il Direttore Stazioni di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) Sara Venturoni, aveva affermato in conferenza stampa al Parco della Scienza in presenza del sindaco Gianguido D'Alberto, di sentirsi lieta in quanto teramana, di poter contribuire alla realizzazione del progetto in favore dello sviluppo della città capoluogo. Ascoltandola nei dettagli tecnici comprendemmo che la gloriosa Stazione ferroviaria, inaugurata nel lontano 15 luglio 1884, non si sarebbe spostata di un millimetro dalla banchina principale sormontata dalla bella pensilina liberty. L'intervento, infatti, consiste in un riassetto del piano del ferro. Che in altri termini significa revisione del Piano Generale di Stazione con l'eliminazione del fascio di binari inutilizzati insistenti lateralmente all'edificio. Ma la cosa più sorprendente è che nell'insieme del progetto di una più moderna strutturazione della stazione di Teramo si evidenzia la necessità di realizzare una "nuova piazza di ricucitura del tessuto urbano" di Viale Crispi con riorganizzazione e ridistribuzione di servizi e dei percorsi di accessibilità pedonale, ciclabile e veicolare. Sono questi sostanzialmente i contenuti di quell'accordo sottoscritto all'epoca volti a migliorare le condizioni di vivibilità, sicurezza ed integrazione modale incentivando gli spostamenti sul territorio con mezzi pubblici e di mobilità attiva, soprattutto in chiave di sostenibilità ambientale.

Ad accelerare  i tempi di percorrenza realizzativi è la notizia di questi giorni relativa all'aggiudicazione  dell'appalto affidata all'impresa dei fratelli Carlo e Luigi D'Adiutorio appalti e costruzioni Srl di Montorio al Vomano per un investimento economico complessivo di circa 23 milioni da fondi PNRR. Com'è noto il gruppo industriale montoriese è un'azienda leader nel settore dei lavori pubblici e del restauro che opera con personale proprio nel centro -nord Italia, assicurando manutenzione di opere civili e stradali in ambito ferroviario. Molte le aspettative dunque sia dal punto di vista strategico dell'opera come ha sottolineato il sindaco D'Alberto, visibilmente soddisfatto nel rivendicare l'impegno profuso e il risultato conseguito grazie al rapporto fecondo instaurato fra comune e Rete Ferroviaria italiana. L'altro aspetto significativo riguarda i tempi di realizzazione secondo cui  il progetto esecutivo sarà pronto a fine estate 2024, mentre il cantiere dovrebbe essere operativo in autunno con ultimazione lavori nel giugno 2026. Confermato anche il contributo del Comune, per quanto di competenza, nella valorizzazione della stazione quale  luogo di centralità dello sviluppo territoriale e della mobilità, compatibilmente con gli obiettivi previsti nei tempi.

In tale contesto, a rigor di cronaca, va rilevato che già dal dicembre scorso il Panathlon Club di Teramo ha indirizzato all'Amministrazione comunale formale richiesta di intitolazione della nuova piazza della Stazione ferroviaria di Teramo a Berardo Taraschi: "Sono sostanzialmente due le ragioni che ci hanno indotto ad avanzare al sindaco di Teramo la proposta di  intitolare un luogo importante della città ad un grande campione dell'automobilismo nonchè Presidente del nostro Club", dice l'ex Presidente del Panathlon di Teramo Antonio Cancellieri e subito aggiunge: "In primo luogo la presenza di fronte allo scalo ferroviario del capoluogo della gloriosa Officina Meccanica Taraschi, quale casa automobilistica fondatrice dei marchi Urania, Giaur e Taraschi, attiva dal 1947 al 1961e avviata dallo stesso Berardo Taraschi. Ma, soprattutto, la proposta dei soci del Panathlon muove dalla consapevolezza e dall'orgoglio di rendere omaggio alla memoria di un costruttore-pilota che ha dato lustro alla Città di Teramo in Italia e nel mondo".

 



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