Strade più pericolose nel 2024. Teramo sopra la media regionale per vittime e feriti. L’Automobile Club di Teramo diffonde i dati provinciali: +8,5% di sinistri rispetto al 2023. Velocità, distrazione e mancato rispetto dei segnali restano le cause principali.

 AltreNote m.m



Nel 2024 sulle strade italiane si sono registrati 173.364 incidenti con lesioni a persone

che hanno causato 3.030 decessi e 233.853 feriti. In media, rispettivamente, 475 incidenti, 8,3

morti e 641 feriti ogni giorno. E’ il punto che ogni anno l’Aci, in collaborazione con l’Istat, traccia

a seguito dell’analisi sui dati dell’incidentalità in Italia.

A livello provinciale rispetto al 2019 - anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 (riduzione

del 50% del numero di vittime e feriti gravi) - 44 province su 107 hanno fatto registrare un aumento

del numero dei morti sulle strade. In altre 55, invece, tale numero è diminuito. In 8 Province, infine,

il numero dei morti è rimasto stabile. Teramo purtroppo è tra le 44 province che indossano la

maglia nera per l’aumento del numero di morti e feriti.

Infatti nella nostra provincia, nel 2024, i morti sono stati 20 (+17,6%) rispetto alle 17 vittime

dell’anno precedente, e i feriti (+9,6%) sono saliti a 1171 rispetto ai 1069 del 2023. Un dato,

questo, che è strettamente correlato all’aumento degli incidenti (+8,5%), visto nel 2023 sono stati

registrati 1069 incidenti mentre lo scorso anno sono saliti a 1171 di cui 143 verificatisi nel

capoluogo di Teramo, 102 a Giulianova e 53 a Roseto (qui il numero degli incidenti è sceso di 20

unità rispetto l’anno precedente).

Contesto regionale

Nel contesto regionale, la provincia di Teramo si colloca al secondo posto in Abruzzo per numero

di incidenti, dopo Pescara, ma è quella che registra la crescita più marcata rispetto all’anno

precedente.

Provincia Incidenti Morti Feriti

L’Aquila 682 25 975

Teramo 815 20 1.171

Pescara 1052 13 1.298

Chieti 838 28 1.203

In termini assoluti, Pescara resta la provincia con il maggior numero di sinistri, ma Teramo mostra

una tendenza di crescita preoccupante, con incrementi superiori alla media regionale sia per

incidenti sia per feriti. L’analisi delle circostanze presunte d’incidente mostra che nel 2024 le

principali cause sono state:

 Guida distratta (25,4% degli incidenti totali),

 Mancato rispetto dei segnali (26,4%),

 Eccesso di velocità (16,8%),

 Mancata distanza di sicurezza (9,7%).

Questi quattro fattori, tutti riconducibili al comportamento del conducente, rappresentano

complessivamente oltre l’80% degli incidenti.

Inoltre, la velocità eccessiva è risultata la prima causa negli incidenti mortali (27,8%), seguita da

condotta contromano e mancato rispetto della segnaletica, entrambe con il 22,2%. Sono stati

inoltre coinvolti 82 pedoni, di cui 3 deceduti: nel 63% dei casi, il pedone non aveva alcuna

responsabilità diretta. In 174 sinistri è stata rilevata la presenza di ostacoli sulla carreggiata, causa

di 6 incidenti mortali.

«L’analisi – spiega il presidente dell’Automobile Club di Teramo Carmine Cellinese - evidenzia

come la maggior parte dei sinistri si concentri nei comuni più popolosi e lungo le principali arterie

costiere e di collegamento interno, con particolare incidenza nei centri di Teramo, Giulianova,

Roseto degli Abruzzi e Pineto. I dati del 2024 confermano la necessità di intensificare le azioni di

prevenzione e di educazione stradale, soprattutto nei confronti dei giovani e degli utenti più

vulnerabili. La sicurezza sulle nostre strade passa da comportamenti responsabili, rispetto dei limiti

di velocità e attenzione alla guida. Le statistiche confermano che la maggior parte degli incidenti

dipende da comportamenti umani evitabili: distrazione, velocità e mancato rispetto delle regole.

Dobbiamo continuare a investire in educazione stradale e controllo del territorio. Ogni vita persa

sulle strade rappresenta una sconfitta per la comunità e per le istituzioni. Da parte nostra

continueremo a collaborare con le amministrazioni locali e le scuole per promuovere una mobilità

più sicura e sostenibile in tutta la provincia».

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