Pietracamela: in giro per le vie del borgo incastonato tra le rocce del Gran Sasso d'Italia
di Marcello Maranella
Oggi è una bella giornata di sole a Pietracamela. Come si fa a resistere alla tentazione di trascorrere qualche ora rilassante nei nostri magici luoghi di montagna? Gira e rigira il Gran Sasso d'Italia è sempre al centro delle nostre quotidiane attenzioni. Teramo da secoli ha un legame inscindibile con la storia del borgo montano. E' un richiamo antropologico, culturale e naturalistico di immutato fascino. Le sue mura raccontano di alpinismo eccellente, di laboriosità certosina, di intraprendenza commerciale unica..."gli uomini di Pietracamela che come slitte umane raggiungevano Assergi per rifornire gli opifici dell'arte della lana dell'Aquila"...narra Alessandro Clementi nell'Atlante storico del Gran Sasso nel capitolo "La montagna che unisce".
Ed eccomi immerso nel dedalo di viuzze che, nonostante i segni evidenti inferti dagli ultimi terremoti, resta uno dei borghi fra i più belli d'Italia. Allietato in questi giorni di festività natalizie da una musica in sottofondo assai gradevole che ne svela l'animo accogliente. Cammino, salgo, riscendo sopra i gradini ricoperti di muschio cercando di catturare attimi impreziositi dai raggi del sole che si insinuano nei vicoli. In alto, all'esterno del paese, intravedo dipinti di pittura rupestre di Guido Montauti che sfidano il tempo. Proprio in questi giorni la Città di Teramo dedica al grande artista di Pietracamela un'originale retrospettiva. Un'emozione
indescrivibile mi pervade mentre continuo a cliccare senza sosta, come mostrano le immagini di seguito riprodotte con l'auspicio che siano gradite dai lettori. Ai quali rivolgo un saluto con i migliori auguri di buon anno!
Immagini di Marcello Maranella r.v.
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