Già dall'inizio della stagione estiva mi ero ripromesso di fare visita alla
Riserva del Borsacchio un una lenta ricognizione naturalistica in sella alla mia inseparabile bicicletta e con fotocamera a tracolla. A ricordarmelo ieri pomeriggio sono stati i meravigliosi colori fra cielo e mare di questo mite settembre. Ne è nato un racconto per immagini in omaggio a quanti, esperti e volontari, faticano per tutelare una distesa di circa tre chilometri di grande valore naturalistico posta fra
Cologna spiaggia e Roseto degli Abruzzi.
A ridosso della ferrovia si entra in un mondo integro della costa sabbiosa abruzzese, dentro un paesaggio non ancora contaminato dal caotico sviluppo insediativi in cui ammirare dune embrionali di vegetazione alofita e tratti di macchia mediterranea. E' l'habitat naturale di riproduzione di rare specie di uccelli, fra cui il fratino, un piccolo trampoliere che secondo gli antichi greci visitava solo i giardini del re e che oggi è simbolo di spiaggia pulita e ricca di vegetazione spontanea. Molte le similitudini che affiorano fra la
riserva del Borsacchio e la vicina Area Marina protetta della Torre di
Cerrano. Due esempi di capitale naturale della costa teramana di grande
valore turistico ambientale. Buona escursione!!
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Testo e foto di Marcello Maranella
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