LETTURE D'AUTUNNO A TERAMO fra Cartecchio, Corso De' Michetti, Ipogeo

Buone letture d'autore declamate, recitate e sensibilmente espresse fra le tombe monumentali del cimitero del capoluogo giovedì 2 novembre alle ore 11 per onorare il culto dei morti ma anche per ritrovare un equilibrio interiore per capire e ..."vivere un pò meglio le ombre, gli incanti, le paure, le speranze, gli smarrimenti di ogni giorno". Il tutto raccolto nel suggestivo titolo "Recita per giorni di quiete" in memoria di Elvano Alberico, giunto alla sua quarta edizione per iniziativa della Compagnia Teatrale Spazio 3. Un appuntamento da non perdere per ascoltare dal vivo letture da Edgar Lee Masters Antologia di Spoon River, William Shakespeare, Nazim Hikmet, Emily Dickinson, Pablo Neruda. Sotto l'abile regia di Silvio Araclio introducono come voce e guida Magda White e Federica Carlucci mentre per le letture intervengono Carlo Orsini, Eugenia Rofi, Mauro Di Girolamo e Vincenzo Macedone.

Sempre a Teramo inizia il 3 novembre prossimo presso la libreria Tempo Libero la seconda edizione Libri dal vivo letti da Giuseppina Petrelli e Alba Bonaduce. Si tratta di una piccola maratona di letture fino al 7 dicembre 2017 per conoscere e apprezzare scrittori noti e meno noti presentati a vario titolo da Giovanna Frastalli e Simone Gambacorta. 

Questi i titoli: Le notti aspre di Evelina De Signoribus, Leggimi fra vent'anni di Giorgia Lanzilli, La solitudine del fuoco Daniele Cavicchia, Le mie ragioni te le ho dette di Annalisa De Simone, La foresta delle magus di Romolo Di Francesco e Maria Grazia Tiberii, Lavorare sfianca di Alessandro Pertosa -Luciano Santioni.

"Per l'Arte in Abruzzo" è il titolo del libro di Enrico Santangelo edito da Ricerche e Redazioni che sarà presentato venerdì 3 novembre 2017 al Palazzo Vescovile di Teramo in Piazza Martiri della Libertà con il saluto del Vescovo e sarà moderato da Paola Di Felice. Il volume è una silloge di saggi tra pittura e scultura con argomenti che vanno dal duecento al seicento. 

Altro importante appuntamento per sabato 4 novembre ore 18.oo presso la Sala Ipogea di Piazza Garibaldi è quello con Fernando Filipponi, autore  del voluminoso studio su Anselmo Aurelio Grue di cui si potranno scoprire aspetti inediti dell'arte maiolicara, contrassegnata nel settecento dalla dinastia dei Grufra Castelli e Atri. In occasione dell'evento si potrà acquistare il volume con uno sconto di dieci euro sul prezzo di listino mentre una parte dell'incasso sarà devoluto al Museo della Ceramica di Castelli.  

Del resto il lavoro certosino dello storico dell’arte teramano apre nuovi scenari che vanno ben al di là della ricerca antologica sulle condizioni economiche dei Grue e le interrelazioni fra i familiari. “Aurelio è una clonazione del padre dal punto di vista artistico ma innovando profondamente la tradizione egli segna il passaggio dal barocco al rococò”, puntualizza Fernando Filipponi. “La cifra stilistica di Aurelio è molto più delicata di quella paterna”. Dunque, chiedo all'autore, la ricerca continua e su quali filoni?. “ Ho già redatto un catalogo inedito con interpretazione stilistico e formale, frutto di una attenta ricognizione delle opere sulle collezioni pubbliche e private, cataloghi d’arte del mercato dell’epoca. Ancora più interessante è il recupero dell’individuazione delle fonti a stampa per la creazione degli oggetti. La quasi totalità delle opere è stata rintracciata attraverso fonti iconografiche, gli editori e gli stampatori. Senza trascurare il contesto storico economico che fa da sfondo ai committenti”. L’obiettivo è quello di procedere ad altre attribuzioni ad Aurelio Grue, come alcuni pezzi ancora in cerca d’autore. 



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