“La difesa della Riserva per un modello di Abruzzo che genera valore con le risorse e non le saccheggia”. Sottoscritto ieri a Giulianova da Luciano D'Amico il documento delle guide del Borsacchio

 AltreNote di Marcello Maranella

 “La difesa della Riserva del Borsacchio assume oggi il significato rilevante di difesa della regione Abruzzo e delle sue aree e del rispetto delle basilari regole democratiche. Ci troviamo di fronte alla soppressione di una Riserva, che avviene in Consiglio regionale alle tre di notte, con un vero e proprio colpo di mano”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto dell’Abruzzo, intervenendo a Giulianova all’incontro organizzato da Demos.  

Significativo il gesto di D’Amico il quale, a margine dell’incontro, ha sottoscritto il documento delle Guide del Borsacchio con cui si chiede di 

abrogare l’emendamento approvato e di rilanciare la Riserva Naturale del Borsacchio investendo energie e risorse su proposte concrete anche di sviluppo economico che siano in grado di coniugare le reali esigenze del territorio e la salvaguardia ambientale”. 

Tuttavia non tutti i mali vengono per nuocere!

Finalmente si prende coscienza del valore di un sito naturalistico rilevante, posto al centro della costa teramana in cui nidificano specie rare e a rischio estinzione come il fratino e tartarughe caretta caretta. Un esempio di biodiversità marina  in totale sintonia con l'Area Marina Protetta del Cerrano fra Pineto e Silvi e con la Riserva Naturale Sentina a sud di San Benedetto del Tronto. Si tratta di una continuità ambientale costiera dalle enormi potenzialità turistiche all'insegna dell'effettiva sostenibilità.


In tal senso stona clamorosamente l'inappropriato provvedimento inferto dalla destra che governa la Regione Abruzzo adducendo argomenti inconsistenti in vista delle prossime elezioni regionali. A giudicare dalle reazioni ferme e determinate di enti, istituzioni e associazioni si ha ragione di credere che si arrivi dopo decenni di tentennamenti alla tanto agognata riperimetrazione della Riserva del Borsacchio con tutti i crismi legislativi e gestionali. Un atto dovuto in primis dall'Amministrazione comunale di Roseto degli Abruzzi nei confronti degli operatori balneari, agricoli e dei servizi, convinti custodi di un presidio ambientale incontaminato, di grande attrazione turistica che va assolutamente salvaguardato da qualsivoglia tentazione cementificatrice.


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