Omeopatia e alte storie raccontate da Sandro Galantini
A poche settimane dall’apprezzata conferenza tenuta il 12 dicembre scorso nel prestigioso Museo
delle Arti Sanitarie a Napoli, Sandro Galantini terrà un'interessante lezione dal
titolo: “Similia similibus curantur. L’omeopatia nel Teramano da Melchiorre Delfico
a Rocco Rubini”
L'incontro è previsto per martedì 21 gennaio, ore 17, nell’ambito delle attività
didattiche del XXX Anno accademico dell’Università Popolare Medio-Adriatica di
Teramo presso la sede della Caritas in via V. Veneto, 11.
Per l'occasione il noto storico giuliese evidenzierà come già dal 1792 il
toranese Vincenzo Comi seguisse con attenzione i primi esperimenti di Samuel
Hahnemann, fondatore della medicina omeopatica, trentasei anni prima della sua
applicazione pratica presso l’Ospedale Militare della Trinità di Napoli. Ruolo
importante ebbero quindi Melchiorre Delfico, le cui carte ancora inedite
rivelano l’apprezzamento nei confronti della disciplina medica da parte dell’illustre
illuminista teramano, il giuliese Eusebio Caravelli e quindi Rocco Rubini di
Cellino Attanasio, fondatore a Napoli nel 1852 di una farmacia omeopatica e nel
1860 direttore, sempre nella capitale del Regno delle Due Sicilie,
dell’ospedale della Cesaria, trasformato sotto la sua direzione in ospedale
omeopatico, probabilmente il primo a vedere la luce nel Mezzogiorno.
Una storia
affascinante con sullo sfondo le epidemie di colera che colpirono l’Italia
meridionale dal 1837 e tornate a deflagrare con maggiore virulenza nel 1854-55,
nel 1865 e, ancora, nel torno di anni compreso tra il 1886 e il 1887.
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