Dai rifiuti nascono i fiori: le proposte PD fra pubblico e privato

Sala gremita all'Hotel Abruzzi ieri sera per parlare di compostaggio, clima, futuro del porta a porta, rapporti con le società partecipate, circuito virtuoso fra amministratori locali e imprese private nella gestione moderna per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Un'interessante iniziativa  voluta dal Partito Democratico di Teramo coordinata dal segretario cittadino nonché consigliere comunale. Massimo Speca. che è riuscito a contenere nei tempi previsti, evitando noiose passerelle, una discussione di estrema attualità. A detta dei sindaci di Roseto degli Abruzzi, Sabatino Di Girolamo,  e di Pineto, Robert Verrocchio, infatti, il problema dei rifiuti è tutto sulle loro spalle con un sistema di raccolta superato in cui emergono problemi seri per la carenza di strutture, di impianti obsoleti e di personale spesso inadeguato nel rapporto con il cittadino. Pertinente appunto il riferimento di Di Girolamo al Centro per il riuso da incentivare perché è la direzione giusta verso l'economia circolare, soprattutto, per evitare che la gente continui ad ammassare rifiuti per le strade. Perciò..." grazie al PD che ci mette a confronto per ragionare su un problema vitale per la rigenerazione ambientale dei nostri territori". Ma l'ospite più atteso era il sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto che è arrivato in ritardo ma è partito poi come un missile, configurando l'esperienza  nel capoluogo "brutta con costi altissimi  e un sistema piuttosto lacunoso". Manca il contesto politico istituzionale di livello regionale per consentire agli amministratori locali di fare quel tanto agognato salto di qualità nel campo dei rifiuti che, tuttavia, a Teramo, ha sottolineato D'Alberto, il porta a porta ha dato i suoi frutti. E questo è quanto, oggi,...."se si eliminasse il costo inutile della politica la società partecipata dal comune si collocherebbe in un orizzonte chiaro e propulsivo". L'amministratore delegato di Teramo Ambiente, Enrico Prandini, era presente in sala con il suo staff limitandosi a prendere atto, in silenzio, della presa di distanza del sindaco del comune di Teramo. Da segnalare anche la presenza del Presidente del MOTE, Ermanno Ruscitti, che invece gestisce un buon numero di comuni della Provincia di Teramo. La parlamentare del Partito Democratico Chiara Braga, responsabile sostenibilità ambientale della segeteria nazionale, ha tirato le conclusioni citando il pacchetto new deal del governo collegato con l'Europa che ha già legiferato sull'economia circolare stimolando i paesi membri come l'Italia ad adeguare le norme relative allo smaltimento dei rifiuti e al loro riciclo per prevenire infiltrazioni della criminilatà organizzata. L'Australia e Venezia sono esempi stravolgenti derivanti dal cambiamento del clima. Sottovalutarne gli effetti disastrosi per la qualità e la sicurezza della nostra vita nelle città è ingiustificabile. Ci vuole una politica nazionale dei rifiuti. Un collegato ambientale sulla dotazione impiantistica nell'innovazione tecnologica, sui  rapporti commerciali con le imprese del settore. In tal senso  il PD deve accompagnare il cambiamento tra pubblico e privato, sembrava raccomandasse la Braga al segretario abruzzese del PD, Michele Fina seduto al suo  fianco. "Cosa ne pensi Massimo?". "Un buon avvio di discussione ma occorre fare presto, allargare il dibattito con i cittadini, unire tutte le forze disponibili come le associazioni ambientaliste assicurano da sempre" ha sottolineato il rappresentante del WWF Massimo Fraticelli. 


























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