Nasce il Premio di narrativa "parole d'archivio"
Il racconto vincitore sarà pubblicato in volume
Il Gruppo Medico D’Archivio,
volendo contribuire alla promozione della cultura come elemento di sviluppo
sociale e di crescita individuale, ha bandito la prima edizione del Premio di
narrativa “parole d’archivio”.
Il concorso è a tema
libero, pubblico, gratuito ed aperto a
tutti coloro i quali abbiano compiuto il diciottesimo anno di età alla scadenza
del termine di consegna dei racconti, che dovranno essere inediti.
Sono ammessi racconti già premiati in altri concorsi.
Il racconto primo
classificato verrà pubblicato integralmente in volume dalla casa editrice De
Siena di Pescara per conto del Gruppo Medico D’Archivio.
Il vincitore
riceverà in omaggio 100 copie del volume, consegnate al momento stesso della
cerimonia di premiazione. Riceverà inoltre un volume di pregio riguardante l’Abruzzo
o il territorio teramano.
Il secondo
classificato riceverà due volumi di pregio riguardante l’Abruzzo o il
territorio teramano. Il terzo classificato riceverà un volume di pregio riguardante
l’Abruzzo o il territorio teramano. È necessaria la presenza. I primi tre
classificati, che riceveranno la comunicazione con apprezzabile anticipo,
dovranno essere presenti alla cerimonia di premiazione, fissata per il 6 giugno
2020.
Ogni autrice/autore
può partecipare con un solo racconto. La lunghezza massima del testo, battuto in word, corpo 14, carattere Times
new Roman, interlinea 1,5, è fissata tra le 15.000 e le 20.000 battute (spazi
inclusi).
I racconti dovranno pervenire entro e non oltre
le ore 12 del 18 aprile 2020 e possono essere inviati tramite posta
elettronica all’indirizzo mail paroledarchivio@gmail.com
oppure in plico chiuso, con raccomandata A/R, al seguente indirizzo: Gruppo
Medico D’Archivio, Via Galileo
Galilei n. 59, 64021 Giulianova (TE). In questo caso farà fede il timbro
postale.
I racconti pervenuti,
rispettando i termini e le modalità di consegna, verranno assegnati in forma
anonima per la valutazione alla Giuria presieduta da Simone Gambacorta (critico
letterario, giornalista, responsabile delle pagine culturali del quotidiano “La
Città” di Teramo) e composta da Antimo Amore (giornalista RAI), Enrico Di Carlo
(giornalista e saggista), Caterina Falconi (scrittrice) e Gabriella Santini
(scrittrice).
La Giuria, valutati i racconti ricevuti in
forma anonima, appronterà quindi una graduatoria assegnando il primo, secondo e
terzo posto.
Il giudizio della Giuria è insindacabile e non ricorribile.
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