AltreNote
di Marcello Maranella
"Ecco forse il primo super atleta del basket fra i giocatori Italiani" scriveva anni fa Dan Peterson su www.basketnet.it. "
Forse c'era qualcuno più veloce di lui negli anni '60, tipo Sandro
Riminucci a Milano. Ma per fisico, stacco da terra, velocità e rapidità,
tutti dicono che Corrado Pellanera era qualcosa di unico. Nato a
Teramo, Classe 1938, l'ho visto di recente al Museo della Virtus, in
grande forma anche a 70 anni! Si vede ancora che atleta che era: 188 cm,
con mezzi atletici, a detto di tutti, come giocatori di oggi. Anzi,
tutti dicono che, atleticamente, potrebbe stare in campo oggi con i
mezzi che aveva 45 anni fa". Mi sembra una sintesi perfetta per ricordarne le indiscutibili doti atletiche e il carattere riservato e gentile.
Questa mattina intorno alle dieci si è diffusa fra gli Amici del basket teramano l'amara notizia della sua scomparsa, anticipata dalle condoglianze e l'abbraccio affettuoso rivolti alla famiglia Pellanera del presidente FIP
Giovanni Petrucci e di tutta la pallacanestro italiana. Ci ha lasciati all’età di 86 anni Giusto Corrado Pellanera, uno dei
giocatori che ha contribuito all’affermazione della pallacanestro
italiana come sport popolare:
107 partite in Azzurro (582 punti) e protagonista in serie A dal 1958 al 1973 con Virtus Bologna, Snaidero Udine e Fortitudo Bologna.
Da Azzurro ha partecipato a due edizioni dei Giochi Olimpici (Tokyo 1964 e Città del Messico 1968), a due Mondiali (Brasile 1963 e Uruguay 1967) a due Europei (Polonia 1963 e URSS 1965). Vinse i Giochi del Mediterraneo a Napoli nel 1963 e la prima edizione dei Campionati Europei Militari nello stesso anno a Parigi.
"Con la scomparsa di Corrado Pellanera perdiamo un protagonista della storia della pallacanestro italiana. Alla sua famiglia va l'abbraccio dell'intera amministrazione comunale a nome di tutta la città" queste le parole di cordoglio espresse dal sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto per la
morte di Corrado Pellanera, deceduto all'ospedale di Sant'Orsola di
Bologna, città dove ha vissuto larga parte della sua esistenza umana e
sportiva.
Ma è pur vero che Corrado Pellanera non ha mai abbandonato le proprie radici in terra aprutina a fianco di amici e colleghi che lo hanno sempre seguito e incoraggiato nella sua fulgida carriera sportiva. E' stato, infatti, un immenso piacere riabbracciarlo in occasione dell'intitolazione del Palazzetto dello sport all'indimenticabile maestro di sport e di vita Tino Pellegrini o presenziare da protagonista insieme a Iwan Bisson, Bebè Martorelli e Mario Boni alla celebrazione nel giugno scorso del Centenario del basket teramano in una Piazza Martiri affollatissima di tifosi, cittadini e rappresentanti istituzionali e sportivi a livello locale e nazionale. Ciao Corrado, resterai sempre nei nostri cuori!
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