"Abbiamo bisogno di un'Europa politica che argini quest'economia di guerra e determini condizioni di pace in Ucraina e Medio Oriente" ha affermato a Campli l'ex giornalista Rai Sandro Ruotolo candidato Pd alle elezioni europee

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di Marcello Maranella

 Quando Sandro Ruotolo è arrivato in Piazza del mercato domenica mattina a Campli erano in molti ad attenderlo, memori della vasta popolarità dell' ex giornalista Rai, sempre in prima linea con inchieste e reportage in difesa dei valori di libertà e democrazia, oggi candidato di punta nelle fila del Partito Democratico per il rinnovo del Parlamento europeo. A fare gli onori di casa l'autorevole dirigente PD, appena riconfermato con larghissimo consenso nell'assise regionale Sandro Mariani che ha contestualmente presentato Manola Di Pasquale, quale unica candidatura abruzzese PD alle elezioni europee. Presente anche l'ex rettore dell'Università di Teramo e consigliere regionale Luciano D'Amico. 

Molti gli argomenti di politica italiana ed europea posti sul tappeto dai due candidati con forti richiami alla libertà di pensiero e di informazione in una società complessa in cui proliferano gli individualismi e i nazionalismi a scapito del concetto di federalismo consacrato nel manifesto di Ventotene e dal pensiero alto di  Altiero Spinelli. Rafforzare, dunque, quell'idea di futuro del vecchio continente tutta protesa in una visione moderna e lungimirante  secondo cui noi dovremmo essere tutti convinti cittadini europei per una tutela comune sui grandi temi dello sviluppo e del benessere socio economico. "Non possiamo continuare ad alimentare i paradisi fiscali in Europa per le grandi multinazionali", ha sottolineato Ruotolo.  "Come non si può tergiversare sulla doverosa tutela del lavoro. Ecco due priorità che dobbiamo rivendicare prendendo ad esempio il nostro candidato  Nicolas Shmit, (n.d.r. possibile rivale di Ursula von der Leyen alla guida della prossima commissione Ue), strenuo sostenitore del salario minimo. Vorrei ricordare che  su 27 paesi dell'Unione, 22 hanno il salario minimo europeo. Da questo punto di vista in Italia c'è un governo di destra che colpevolizza i poveri invece di combattere le disuguaglianze". 

Un brindisi di buon auspicio ha suggellato l'incontro camplese nelle cui conclusioni Sandro Mariani ha sottolineato la necessità di intensificare i contatti e gli incontri con i cittadini al fine di conseguire l'esito favorevole  per lo schieramento progressista del risultato elettorale dell'8 e 9 giugno 2024.

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