Capriolo ferito a Intermesoli e altre storie di montagna teramana
L'ho intravisto così ieri pomeriggio al bivio di Intermesoli, adagiato nel portabagagli di una Panda color amaranto di un viaggiatore che lo aveva raccolto dalla strada ferito alla zampa sinistra.
I Carabinieri Forestali della stazione di Tossicia, immediatamente allertati dall'uomo, avevano prestato i primi soccorsi ed erano in attesa dei tecnici della Asl di Teramo per gli accertamenti sanitari. Una prassi necessaria prima di trasferire il giovane capriolo al centro di recupero di fauna selvatica di Popoli. Un bell'esempio di pronto intervento nel territorio teramano del Gran Sasso a cui si aggiunge il recente avvistamento, sempre da parte della stessa pattuglia, di un bell'esemplare di orso marsicano nei pressi di Macchia da Sole. Li saluto cordialmente apprezzando il loro costante impegno nel garantire sorveglianza e sicurezza sin da quando erano agenti dell'ex Corpo Forestale e operavano in stretta collaborazione con l'Ente Parco.
Risalgo in macchina diretto ai Prati di Tivo in un gioco spettacolare di nebbie fitte intorno al Corno Grande mentre il sole caldo e brillante si punta sopra l'abitato di Pietracamela.Uno scenario in continua mutazione che rende ancor più affascinante la maestosità delle vette più alte della catena appenninica.Arrivo al Piazzale Amorocchi e..la nebbia nelle terre alte piovigginando sale. Ma che importa: fra poco uscirà il sole e anche io salgo ben equipaggiato verso la Madonnina. Fa un certo effetto osservare le pecore al pascolo sotto gli impianti di risalita dove stazionano agguerriti cani da guardiania. In avvicinamento all'intermedia il freddo comincia a sentirsi. Ancora una volta sole e nebbia giocano a nascondino e sul piazzale vedo turisti sdraiati al sole davanti al bar di Antonio Riccioni. Mi vede arrivare e scambiamo, come di consueto, quattro chiacchiere. Al piacere di rivederci Antonio non nasconde la soddisfazione che da domani la seggiovia sarà aperta tutti i giorni. Se non fosse per il tempo incerto la stagione estiva ai Prati potrebbe riservare belle sorprese dopo la pesante inattività imposta dal coronavirus. Se lo dice lui che è uno sperimentato gran cerimoniere di cene notturne in seggiovia, che decide di riaprire la Bottega del parco, che rimette a lucido con le passerelle in legno gli accessi al suo locale di fronte alla seggiovia, che farebbe l'impossibile per far ripartire anche Prato Selva....come dargli torto? Eppure lo spopolamento dei paesi di montagna non aiuta come pure la viabilità lascia molto a desiderare.
"Alla prossima Antò e buon lavoro".
Sono ormai le 16.00 e il sole regge ancora carezzando le chiome degli alberi secolari di faggio nel vicino bosco di Aschiero. Una meraviglia della natura abitata da una grande varietà di uccelli e da endemismi di notevole interesse scientifico. E se all'improvviso spuntasse anche quell'orso proveniente da Macchia da Sole deciso ad accasarsi da queste parti? Sarebbe una formidabile attrazione di turismo sostenibile in un paesaggio da favola della nostra amata montagna.
Commenti
Posta un commento