Agronomi e Forestali contro il Piano Colao. La critica di Marcella Cipriani, vicepresidente Conaf

 di Marcello Maranella

Un giudizio severo quello espresso dal Consiglio dell'ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali per bocca della Presidente Sabrina Diamanti e della vicepresidente, la teramana Marcella Cipriani, sul documento post -Covid 19, redatto dalla commissione di esperti nominata dal Governo e presieduta dall'ex amministratore di Vodafone Vittorio Colao. " La prima cosa che salta agli occhi", sottolinea Sabrina Diamanti, presidente Conaf, "è la totale indifferenza verso il settore agroalimentare che vale circa 40 miliardi, di cui 40 di export. Una garanzia per l'Italia dal punto di vista strategico come leader per la qualità e e la sicurezza dei suoi prodotti. Un sistema  che ha fortemente tenuto durante il blocco della pandemia a cui anche i dottori agronomi e dottori forestali hanno contribuito con il loro supporto di progettazione e consulenza

". Queste ed altre importanti ragioni che inducono i vertici del Conaf a portare le loro proposte agli Stati Generali dell'Economia chiedendo di realizzare un piano che ridefinisca i modelli di vita nelle città e nelle comunità, che applichi la trasparenza del cibo seguendo la strategia Farm to Fork. "A tal riguardo", precisa Marcella Cipriani  vicepresidente Conaf, si registra l'assenza di riferimenti alla citata startegia europea che definisce il ruolo dell'agroalimentare nell'ambito del Green Deal Europeo per avviare la transizione verso un sistema più sostenibile. Il Piano per il rilancio dell'Italia lo ignora totalmente, così come decotestualizza gli accordi internazionali di agenda 2030, citata in maniera generica".