Caravaggio. La Rivoluzione della luce. Un'esposizione di notevole interesse artistico che si potrà ammirare fino al 6 aprile a Teramo nelle sale del Laboratorio delle Arti Contemporanee
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Marcello Maranella
Più che soddisfatte le aspettative di esperti e appassionati d'arte sui contenuti dell'evento caravaggesco preannunciati nella conferenza stampa del 21 novembre scorso dagli organizzatori: Comune di Teramo, Metamorfosi eventi, Polo Museale della Città di Teramo. Una mattinata delle grandi occasioni quella odierna svoltasi presso L'ARCA con l'aperura ufficiale dell'esposizione intitolata "Caravaggio La Rivoluzione della luce", presenziata dal Sindaco Gianguido D'Alberto e dall'assessore alla cultura Antonio Filipponi, insieme al curatore della mostra Pierluigi Carofano, al Presidente di Metamorfosi Pietro Folena e alla responsabile del Polo Museale di Teramo Maria Paola Lupo. Significativa la presenza del pubblico in attesa dell'apertura dei tendaggi delle tre sale che ospitano trentadue opere, tra cui due dipinti di Caravaggio -il Ragazzo morso da un ramarro e il Ragazzo che monda un frutto- in un pregevolissimo allestimento di notevole impatto visivo che ammalia il visitatore e lo guida in un affascinante viaggio di conoscenza e di riflessione ad un tempo.
Nel percorso si incontrano maestri che hanno accompagnato la riforma pittorica di Caravaggio in direzione naturalistica e altri che hanno scelto vie diverse, contaminando la cultura figurativa del Seicento e rendendola ricca ed eclettica. Da questo punto di vista viene messo in evidenza il patrimonio della Pinacoteca Civica dove sono conservati diversi dipinti caravaggeschi del Seicento particolarmente preziosi, tra cui Amore e Psiche di Trophine Bigot e I supplizi di Prometeo, Tantalo, Sisifo e Teseo di Mattia Preti, presenti in mostra insieme a tre validissime nature morte di Luca Forte Panfilo Nuvolone e Aniello Ascione, oltre all'enigmatica Papessa Giovanna attribuita a Angelo Caroselli.
Eloquente il concetto espresso dal critico d'arte Roberto Longhi che campeggia nell'atrio della mostra:
"Il Caravaggio, in luogo dell'ultimo pittore del Rinascimento, sarà piuttosto il primo dell'età moderna"
Visibilmente soddisfatti il Sindaco D'Alberto e l'Assessore Filipponi per la buona riuscita dell'evento che si preannuncia sotto i migliori auspici. "Si tratta di un'occasione straordinaria, frutto dell' importante investimento da noi sviluppato da tempo sulla cultura" ha rimarcato Gianguido D'Alberto. "Teramo torna a proiettarsi in piena consapevolezza", ha poi aggiunto il sindaco "sugli scenari nazionali e internazionali, nel solco dei successi conseguiti in precedenza, con l'esposizione delle opere di Banksy e con la mostra immersiva dedicata al genio di Van Gogh che hanno segnato il rilancio del Polo Museale della Città di Teramo attraverso una mirata azione di progettazione e programmazione culturale".







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