Per l'81° anniversario della Battaglia di Bosco Martese inaugurata alla Delfico interessante mostra fotografica della Resistenza teramana
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Marcello Maranella
Ieri pomeriggio presso la Corte della Biblioteca "Melchiorre Delfico" la sezione provinciale dell'ANPI, presieduta da Antonio Franchi, ha inaugurato un'interessante mostra fotografica sui valori dell'antifascismo che a Teramo espressero, ottantuno anni or sono con la battaglia di Bosco Martese, una delle pagine più significative della lotta partigiana in Italia contro la barbarie nazifascista.
Tanto per non dimenticare! Nella trasmissione pomeridiana del 17 giugno 1944 Radio Londra diceva tra l'altro: "Il posto d'onore dato dal comunicato del generale Alexander ai patrioti che hanno difeso Teramo acquista oggi tutto il suo più alto significato e premia quei patrioti che da dieci mesi sono in campo e che nessuna forza è valsa a distruggere, nessun inganno ad irretire, nessuna minaccia a deprimere. L'azione intorno a Teramo ha un significato che ben supera le conseguenze nel campo militare e smentisce le isteriche note neofasciste, al sole della realtà" (da La Resistenza nel teramano - Casa della cultura Carlo Levi).
E' stato proprio questo autorevole riconoscimento uno dei passaggi più significativi dell'intervento del Presidente dell'ANPI di Teramo Antonio Topitti, nonchè curatore della mostra insieme al segretario dell'Associazione Pino Casalena. Si tratta di un lavoro encomiabile che ripercorre in perfetto ordine cronologico le fasi salienti di quei drammatici e gloriosi avvenimenti in cui la meglio gioventù aprutina, sacrificando la propria esistenza, riaccese passioni e speranze di libertà e democrazia, come hanno sottolineato a vario titolo il direttore della Delfico Dimitri Bosi e il Presidente del Consiglio comunale di Teramo Alberto Melarangelo. Un plauso all'ANPI per la suggestiva rassegna storico-documentaria che resterà aperta fino al 24 ottobre prossimo, con l'auspicio che possa costituire importante fonte di conoscenza e di attenta riflessione per nuove generazioni di teramani.
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