Ancora mille giorni di lavoro e 19 milioni di euro per ridare nuova linfa e funzionalità al Teatro Romano di Teramo
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di Marcello Maranella
Si rialza il sipario sul Teatro romano di Teramo con l'affidamento dei lavori del secondo lotto all'impresa esecutiva del progetto di completamento e di rifunzionalizzazione del sito dal punto di vista archeologico culturale e turistico. C'erano tutti i soggetti interessati ieri mattina all'incontro pubblico convocato dall'amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Gianguido D'Alberto e dall'assessore ai lavori pubblici Marco Di Marcantonio insieme al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e l'assessore regionale Umberto De Annuntiis, alla Soprintendente di dei Beni Archeologici di Teramo e l'Aquila Cristina Collettini e all'avvocato Luca Scarpantoni in rappresentanza della Fondazione Tercas.
Molti i curiosi presenti in un'atmosfera ridondante di impegni futuri tipo cantiere parlante, ha detto il sindaco D'Alberto configurando un percorso virtuale di coinvolgimento della cittadinanaza durante i lavori di restauro, unitamente alla disponibilità dei professionisti incaricati di rendere comprensibile alla comunità aprutina con il placet della soprintendenza gli aspetti conservativi dei reperti archeologici e quelli rivelativi della loro essenza. A cui si sono riferiti sostanzialmente i rappresentanti di Teramo Nostra, Piero Chiarini e Sandro Melarangelo, ripercorrendo le fasi salienti delle annose e travagliate vicende che hanno bloccato la rinascita dell'importante sito archeologico della città capoluogo dagli anni trenta ad oggi, dando infine merito all'attuale amministrazione comunale per gli impegni mantenuti culminati, com'è noto, con l'abbattimento dei detrattori ambientali che lo sovrastavano.
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