Il Sindaco di Teramo in aperto contrasto con l'ordinanza del Presidente Marsilio

Siamo sempre in quarantena e la prospettiva di un ritorno alla normalità non è prevedibile in tempi ravvicinati. Lo attestano  le misure restrittive del governo in relazione al virus micidiale che continua a contagiare l'intero pianeta a cui, però, si contrappongono le ordinanze più permissive da parte di governatori regionali a dispetto delle  previsioni di esperti e scienziati che non escludono effetti di ritorno dell'ineffabile, letale, nemico invisibile. Da questo punto di vista tempestiva è stata la presa di posizione del primo cittadino di Teramo, Gianguido D'Alberto, richiamando tutti al senso di responsabilità e, soprattutto, a non cadere in confusione fra le misure messe in campo dal governo e l'ordinanza firmata ieri dal Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio in difetto, a giudizio di D'Alberto, di coerenza istituzionale.

"Basta con Ordinanze regionali adottate senza condivisione tra i livelli istituzionali e che producono  solo confusione e disorientamento nei cittadini e difficoltà nell'applicazione e nel controllo da parte dei sindaci e delle forze dell'ordine. Quali sono (se ci sono ), ha incalzato il sindaco di Teramo, le valutazioni sanitarie che le supportano? Si torni subito responsabilmente all'unità. e poi aggiunge ..."In una sola frase, si rischia di determinare un caos istituzionale inaccettabile soprattutto nella delicata fase che stiamo vivendo sotto l'aspetto sanitario, con un riflesso inevitabile sul piano sociale per le nostre comunità".
Nella sua lunga reprimenda il sindaco D'Alberto non ritiene  che l'attuale normativa nazionale emergenziale sia perfetta o che non necessiti di più incisivi interventi migliorativi,..."e anche noi comuni stiamo facendo sentire la nostra voce in tutti i tavoli istituzionali per tutelare le istanze delle nostre comunità, per il presente e per il futuro, ma senza mai perdere la bussola della seria responsabilità nella condivisione istituzionale di decisioni che riguardano la vita di tutti noi". Si interrompa immediatamente tale competizione tra livelli di governo, conclude Ginguido D'Alberto,  e si torni al serio e responsabile dialogo istituzionale.

Commenti

  1. Sante parole tutti noi vogliamo tornare alla normalità ma ci vuole buon senso da parte di tutti non siamo fuori pericolo come pensano in molti

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