PROFESSIONE BIOTECNOLOGO? Perchè si, con uno sguardo all'economia futura del pianeta!
L’UNIVERSITÀ DI TERAMO A FIANCO DI ANBI,
ASSOBIOTEC E CONFERENZA PERMANENTE DEI CORSI DI STUDIO IN
BIOTECNOLOGIE IN UN EVENTO NAZIONALE DI ORIENTAMENTO
"Secondo le stime dell’OCSE nel 2030 le biotecnologie avranno un peso enorme nell’economia mondiale: saranno biotech l’80%dei prodotti farmaceutici, il 50% dei prodotti agricoli, il 35% dei prodotti chimici e industriali,incidendo complessivamente per il 2.7% del PIL globale. Decisamente un settore su cui un Paese
come l’Italia deve puntare, non perdendo altro tempo per non accumulare ulteriore ritardo rispetto
ai Paesi concorrenti. In questi drammatici mesi dell’emergenza COVID 19 – commenta Riccardo Palmisano,
Presidente Assobiotec – le biotecnologie hanno mostrato il contributo determinante e globale non
solo nella risposta alla pandemia, dalla sequenziazione del genoma alla diagnostica, dai vaccini alla
ricerca di terapie antivirali, ma anche per la ripartenza sostenibile del pianeta e in particolare per il
rilancio dell’economia del Paese messa in ginocchio dal lockdown. Il biotech è motore strategico
sia per le Scienze della Vita, che valgono oltre del 10% del PIL nazionale, sia per la Bioeconomia,
che anch’essa supera nel suo complesso il 10% del PIL nazionale".
Per la prima volta sarà un evento online a livello nazionale a presentare
alle future matricole i percorsi di laurea e il mondo del lavoro nel settore Biotech. Un settore ricco
di potenzialità e che sta svolgendo un ruolo di primo piano anche durante l’emergenza Covid-19.
L’evento, che si chiama Biotecnologie? Perché sì!, si terrà domani, venerdì 29 maggio dalle ore
15.00 alle 17.00, in modalità telematica tramite la piattaforma Cisco Webex, ed è rivolto agli
studenti delle scuole secondarie di secondo grado dell’intero territorio nazionale.
L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra ANBI (Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani),
Assobiotec (Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica)
e Conferenza nazionale permanente dei Corsi di Studio in Biotecnologie ed è promossa anche
dall’Università di Teramo che conta ben tre percorsi formativi sulle biotecnologie.
«L’Università di Teramo – spiega Natalia Battista, presidente del Corso di laurea in Biotecnologie
– contribuisce attivamente alla formazione dei biotecnologi, offrendo un Corso di laurea di primo
livello, a numero aperto, in Biotecnologie e due Corsi di laurea di secondo livello in
Biotecnologie mediche, veterinarie, farmaceutiche: quello in Reproductive Biotechnologies,
erogato in lingua inglese e unico nel centro-sud, e uno di nuova attivazione in Biotecnologie
avanzate. L’Università degli Studi di Teramo aderisce all’iniziativa, che si svolgerà in
videoconferenza e offrirà una panoramica sull’offerta formativa nell’ambito delle biotecnologie,
sugli sbocchi professionali e sul mondo dell’impresa biotech in Italia».
ASSOBIOTEC E CONFERENZA PERMANENTE DEI CORSI DI STUDIO IN
BIOTECNOLOGIE IN UN EVENTO NAZIONALE DI ORIENTAMENTO
"Secondo le stime dell’OCSE nel 2030 le biotecnologie avranno un peso enorme nell’economia mondiale: saranno biotech l’80%dei prodotti farmaceutici, il 50% dei prodotti agricoli, il 35% dei prodotti chimici e industriali,incidendo complessivamente per il 2.7% del PIL globale. Decisamente un settore su cui un Paese
come l’Italia deve puntare, non perdendo altro tempo per non accumulare ulteriore ritardo rispetto
ai Paesi concorrenti. In questi drammatici mesi dell’emergenza COVID 19 – commenta Riccardo Palmisano,
Presidente Assobiotec – le biotecnologie hanno mostrato il contributo determinante e globale non
solo nella risposta alla pandemia, dalla sequenziazione del genoma alla diagnostica, dai vaccini alla
ricerca di terapie antivirali, ma anche per la ripartenza sostenibile del pianeta e in particolare per il
rilancio dell’economia del Paese messa in ginocchio dal lockdown. Il biotech è motore strategico
sia per le Scienze della Vita, che valgono oltre del 10% del PIL nazionale, sia per la Bioeconomia,
che anch’essa supera nel suo complesso il 10% del PIL nazionale".
Per la prima volta sarà un evento online a livello nazionale a presentare
alle future matricole i percorsi di laurea e il mondo del lavoro nel settore Biotech. Un settore ricco
di potenzialità e che sta svolgendo un ruolo di primo piano anche durante l’emergenza Covid-19.
L’evento, che si chiama Biotecnologie? Perché sì!, si terrà domani, venerdì 29 maggio dalle ore
15.00 alle 17.00, in modalità telematica tramite la piattaforma Cisco Webex, ed è rivolto agli
studenti delle scuole secondarie di secondo grado dell’intero territorio nazionale.
L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra ANBI (Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani),
Assobiotec (Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica)
e Conferenza nazionale permanente dei Corsi di Studio in Biotecnologie ed è promossa anche
dall’Università di Teramo che conta ben tre percorsi formativi sulle biotecnologie.
«L’Università di Teramo – spiega Natalia Battista, presidente del Corso di laurea in Biotecnologie
– contribuisce attivamente alla formazione dei biotecnologi, offrendo un Corso di laurea di primo
livello, a numero aperto, in Biotecnologie e due Corsi di laurea di secondo livello in
Biotecnologie mediche, veterinarie, farmaceutiche: quello in Reproductive Biotechnologies,
erogato in lingua inglese e unico nel centro-sud, e uno di nuova attivazione in Biotecnologie
avanzate. L’Università degli Studi di Teramo aderisce all’iniziativa, che si svolgerà in
videoconferenza e offrirà una panoramica sull’offerta formativa nell’ambito delle biotecnologie,
sugli sbocchi professionali e sul mondo dell’impresa biotech in Italia».
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