Ritorno a Fano Adriano fra ricostruzione e nuove suggestioni

C ontinua a rallegrarci una stagione invernale piuttosto mite, direi primaverile, sotto luminosi raggi di sole e un cielo azzurro davvero rigeneranti. Mi capita spesso di passeggiare sulla battigia dell'area marina protetta del Cerrano dove ritrovo le mie radici ma anche al richiamo del Gran Sasso è difficile resistere. Così decido di risalire le Capannelle per ritemprare l'anima ambientalista ma anche per verificare lo stato dei luoghi feriti dal sisma e dallo spopolamento inarrestabile. Dopo Valle Vaccaro a settembre e Poggio Umbricchio a dicembre, oggi dirigo verso Fano Adriano di cui conservo bei ricordi umani e professionali che si estendono anche nella piccola frazione di Cerqueto. Arrivo intorno alle nove e trenta dalla parte sud del paese, indeciso se parcheggiare o proseguire verso Prato Selva, quando un signore con gli occhiali scuri esce dal bar e mi fa cenno di scendere per bere un caffè. E' il sindaco Luigi Servi il quale più di una volta mi aveva invitato ...