Solo
Filippo Lucci poteva radunare in Arcivescovado i rappresentanti dell'informazione teramana, che hanno risposto al completo insieme a Rai 3 Abruzzo, nel consueto incontro di fine anno con il Vescovo di Teramo,
Monsignor Leuzzi. Il dinamico presidente del Co.Re.Com ha sottolineato nella sua introduzione il senso del dovere e il piacere di saper raccontare i fatti e le opinioni che muovono la vita delle comunità. Ciò ha offerto lo spunto al Presidente dell'Ordine dei Giornalisti,
Stefano Pallotta, per entrare senza giri di parole nel vivo della polemica intentata dall'attuale compagine governativa contro i giornalisti e le testate che non sarebbero in linea con i programmi e le azioni politiche messe in campo. Non si era mai visto un simile attacco del governo al mondo dell'informazione che induce a pensare sulle sorti della democrazia e del pluralismo della comunicazione che, specie nell'era dei social, costituiscono un argine alla dilagante
manipolazione delle notizie. Ben vengano dunque, ha proseguito
Pallotta, momenti di incontro con pezzi della società che hanno
necessità di diffondere informazione reale e credibile.
"Penso che in una società moderna non si possa fare a meno del
giornalista e noi dal mondo cattolico traiamo utili stimoli per operare
nel rispetto deontologico delle regole da applicare sempre con il
beneficio del dubbio. Occorrono giornalisti preparati attraverso una
riforma complessiva del settore per lavorare con indipendenza e con
cognizione di causa per riconquistare autorevolezza e fiducia" Assente
per impegnò concomitanti
Ezio Cerasi, segretario del sindacato dei giornalisti d'Abruzzo, rappresentato per l'occasione dalla collega del Centro
Antonella Formisani. Dopo i saluti di circostanza degli ospiti intervenuti come il Rettore
dell'Università degli Studi di Teramo
Dino Mastrocola, il Presidente del
Consiglio comunale di Teramo
Alberto Melarangelo e il Presidente della
Provincia
Diego Di Bonaventura, ha preso la parola il padrone di casa
che si è sentito onorato e sorpreso da tanta attenzione riservata alla
voce della Diocesi di Teramo e Atri. Ha poi ribadito che c'è molto lavoro
comune da fare per esaltare il valore della conoscenza, indispensabile
per far crescere le comunità del teramano.
"Questa mattina, ha concluso
il Vescovo
, ho comunque percepito che potremo fare di più".


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