Il Conservatorio dell’Aquila protagonista all’ultimo appuntamento di Suoni Narranti di Bisenti in provincia di Teramo

 

Domani, sabato 15 ottobre alle 21:00, presso la Sala Polivalente di Bisenti appuntamento di chiusura da non perdere con il “Gianni Schicchi” opera comica in un atto di Giacomo Puccini, su libretto di Giovacchino Forzano basato su un episodio del Canto XXX dell'Inferno di Dante. E' l'ultimo appuntamento della prima Stagione Musicale Comunale, di Bisenti (TE) denominata “Suoni Narranti” che vede la partecipazione del Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila.

I Protagonisti:

> gli allievi del conservatorio aquilano

> il Maestro Concertatore e Direttore  Massimiliano Caporale, 

> il Maestro Preparatore e per la Mise en Space  Laura Palleschi e

> i Maestri Collaboratori Arianna De Simone e Andrea Di Iorio.

“Il progetto ha riscosso un notevole successo con in primi due appuntamenti con il tutto esaurito. Questo significa che le persone hanno recepito il messaggio di Musica come speranza che abbiamo voluto veicolare con la musica narrata - ha dichiarato il Sindaco di Bisenti Renzo Saputelli - la sinergia messa in atto con il Conservatorio Casella de L'Aquila, pro-loco e associazione Amores di Bisenti ha di fatto avviato un processo di sviluppo locale sostenibile con una visione condivisa di futuro attraverso la rigenerazione socio-culturale mediata dalle arti e dalle scienze”. 

Sono stati tre incontri interessanti in cui la musica si è mescolata con il racconto grazie ad un repertorio adatto sia ad un pubblico adulto che di bambini a partire dall'esecuzione del concerto “MusiCola-Leggende del Mediterraneo”:  un’opera concerto con immagini, che narra le vicende leggendarie e fiabesche di Colapesce. E' seguito “Cantastorie a quattro corde” dedicato alla riscoperta di musica tradizionale Abruzzese. Infine, domani sarà narrata la storia di Gianni Schicchi che da tremendo falsario, scagliato quasi nel fondo dell’inferno (CantoXXX Divina Commedia),grazie a Puccini diviene un simpatico furbetto,dove intelligenza e scaltrezza del popolano ha la meglio sulla ingessata e passiva nobiltà di fine ottocento. 

Il progetto è nato dalla collaborazione tra il Conservatorio dell’Aquila, il Comune, la Pro Loco e l’Associazione Amores di Bisenti.

“Ho sempre creduto e promosso il lavoro in sinergia con le realtà istituzionali e culturali del territorio - ha concluso il direttore del Conservatorio aquilano Claudio Di Massimantonio - per rafforzare il nostro ruolo di polo attrattivo per le intellighenzie del settore musicale. Mediante l’arte e principalmente la musica quali espressioni apicali del pensiero umano si contribuisce alla crescita dell’individuo e alla coesione sociale. Il progetto “I Suoni Narranti” nasce dalla consapevolezza che la comunicazione si avvale di diversi mezzi, canali e codici, da quello linguistico a quello dei segni, dove la musica, come tutte le forme d’arte, può dirsi mezzo di comunicazione universale, in cui le differenze diventano ricchezze”.

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