Il nuovo libro di Luigi Ponziani dedicato all''Abruzzo in camicia nera alla prova del Regime fascista. Presentazione venerdì 28 ottobre alla Sala Ipogea
Con il parocinio della Città di Teramo venerdì 28 ottobre alle ore 18 presso la Sala Ipogea di Piazza Garibaldi a Teramo, si terrà l’attesa presentazione del nuovo libro di Luigi Ponziani dal titolo "ABRUZZO IN CAMICIA NERA. Fascisti di provincia alla prova del Regime (1919-1929)" pubblicato da Ricerche&Redazioni:
il volume è il settimo titolo della collana editoriale “Storia” diretta
dallo stesso Ponziani per i tipi della casa editrice teramana.
Alla presentazione del volume interverranno Simone Gambacorta, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e il professore Piero Di Girolamo dell’Università degli Studi di Teramo.
A cento anni dalla “marcia su Roma”
e dal primo governo Mussolini viene proposto questo nuovo saggio di
Luigi Ponziani che, circoscritto al fascismo abruzzese, arricchisce la
nostra conoscenza intorno a un periodo storico ancora al centro del
dibattito storiografico nazionale, ma anche di quello politico che le
recenti elezioni hanno rinfocolato.
L’orizzonte
regionale al cui interno si colloca la ricerca e l’ambito cronologico
prescelto si prestano a una lettura capace di cogliere sia gli elementi di originalità del fenomeno fascista,
sia le modalità attraverso cui si è radicato in periferia contribuendo a
meglio definire, nelle sue effettive dimensioni e nei suoi caratteri,
un regime che si dichiarò “totalitario”.
Lo sguardo “locale” ci restituisce una immagine del fascismo abruzzese
che, ben oltre gli orpelli di pura facciata che accompagnano la
costruzione del regime, “paga” un pegno nient’affatto secondario alle
vecchie classi dirigenti che si acconciarono con impressionante tempismo
ai nuovi dettami che nazionalmente si affermavano, senza peraltro
batter ciglio rispetto alla violenza senza precedenti che anche
localmente si abbatteva sulle ancor gracili organizzazioni politiche e
sindacali che il movimento operaio e contadino si era dato e si
procedeva allo smantellamento di quel sistema di libertà che
faticosamente si era affermato a partire dall’Unità.
Il quadro che ne sortisce è quello di una “nuova” classe dirigente fascista – ma sarebbe meglio dire fascistizzata – che
in Abruzzo sembra ancora per lungo tempo conservare quei caratteri
incapaci di debordare da comportamenti, mentalità, concreto agire che
avevano contraddistinto la vecchia classe dirigente regionale che in
buona sostanza conserva, o addirittura recupera, quel ruolo primaziale
profittando di un regime incapace di sovvertire consolidate gerarchie
sociali, assetti economici, reti di potere preesistenti.
Una
modernizzazione di facciata in cui a far da padrone furono sì la
camicia nera e l’orbace, senza però che questo significasse una
trasformazione sostanziale di un mondo che solo la guerra e i profondi
rivolgimenti del secondo dopoguerra modificheranno.
Luigi Ponziani, storico, è
stato per molti anni Direttore della Biblioteca Provinciale “M.
Dèlfico” di Teramo. I suoi interessi storiografici riguardano
principalmente lo studio dei ceti dirigenti tra XIX e XX secolo, la
storia civile e culturale regionale dell’Otto-Novecento e la storia
della tipografia e dell’editoria. Ha pubblicato diversi volumi di storia
con case editrici locali e nazionali.
Per Ricerche&Redazioni dirige
la collana editoriale “Storia”, che si occupa principalmente di temi
storici regionali.
ma.ma
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