Boom di presenze turistiche nell'Oasi dei Calanchi di Atri. Per il direttore Adriano De Ascentiis si tratta di uno stimolo molto incoraggiante per affermare il turismo sostenibile

 di Marcello Maranella

Un lusinghiero risultato quello conseguito a fine stagione estiva dalla gestione della Riserva Naturale Regionale Oasi del WWF dei Calanchi di Atri. Mi piace sottolinearlo in omaggio alla suggestiva bellezza paesaggistica di quei luoghi in perfetta combinazione con la storia e la cultura della Città ducale. I numeri parlano chiaro all'insegna del rispetto dell'ambiente e del recupero delle tradizioni locali con un trend partecipativo molto interessante: più di 7000 visitatori e oltre 1500 le persone che hanno animato le numerose e diversificate attività messe in campo nella Riserva. "Il programma presentato a giugno scorso "Calanchi d'Estate" è stato favorevolmente accolto da migliaia di visitatori, vecchi amici e nuovi turisti, che hanno potuto immergersi nel verde e incantato paesaggio offerto dalla Riserva atriana" dichiara il direttore Adriano De Asentiis specificando che i numeri, per quanto importanti, non sono altro che il punto di partenza per connotare ancor più l'Oasi quale punto di riferimento verde per l'intera comunità locale e oltre i confini regionali. Complmenti dunque al dinamico direttore e alla schiera di volontari e associazioni, in particolare L'istrice, che ha coordinato il cartellone estivo.

 

 

 

 




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