FRANCESCO DE MARCHI e la prima ascesa del Corno Grande nel 1573 raccontata nel film del regista aquilano Luca Cococcetta

 di Marcello Maranella


Nell'immaginario comune il Gran Sasso d'Italia è la vetta più alta dell'Appennino. Per gli appassionati di montagna con grande voglia di spingersi sempre più in alto è il regno dell'ascensionismo. In ogni caso, da secoli, l'attraversano i pastori testimoni della millenaria storia della transumanza e gli alpinisti che lasciano tracce indelebili fra gli interstizi rocciosi dell'imponennte massiccio.

Nel 2019 l’UNESCO ha incluso la Pratica dell’Alpinismo tra i beni immateriali dell’umanità, accogliendo la richiesta avanzata dai sindaci dei comuni che si trovano ai piedi del Monte Bianco: la data di nascita del moderno alpinismo si fa, infatti, coincidere con la prima ascensione del Monte Bianco compiuta da Balmat e Paccard nell’agosto del 1786.

Eppure la storia, misconosciuta, di Francesco De Marchi anticipa questo inizio al 19 agosto 1573... 213 anni prima. Quando nei suoi appunti di esplorazione l'ingegnere militare annota in segno di sfida...il detto Monte erano trenta du'anni che io desiderava di montarci sopra". A riportarci indietro nel tempo per rivivere quella straordinaria, primordiale, avventura alpinistica arriva in questi giorni un avvincente documentario firmato dal regista aquilano Luca Cococcetta con la sceneggiatura di Marco Zacarelli.


"Il documentario intende narrare la prima ascensione al Corno Grande del Gran Sasso (2.912 m s.l.m) in occasione, nel 2023, della ricorrenza dei 450 anni dall’impresa di De Marchi e dei concomitanti 150 anni dalla fondazione della Sezione aquilana del CAI Club Alpino Italiano" precisa il regista Cococcetta e aggiunge "Il film racconterà quella prima ascensione attraverso un protagonista assoluto, il Gran Sasso d’Italia, il massiccio montuoso più alto degli Appennini, a cui si accompagnano le testimonianze di chi ne conosce profondamente pareti e disegnato le vie".

L'altro protagonista è appunto Francesco De Marchi, brillante esponente della migliore cultura rinascimentale italiana. Uomo geniale, vivace, estroverso, cultore degli interessi più vari.

Si occupò di strategia militare e di arte antica, viaggiò in lungo e in largo nell’Europa settentrionale e nel mare Mediterraneo, sfuggendo più volte agli inseguimenti dei pirati saraceni.

Conobbe e frequentò a Roma Michelangelo, Bramante, Raffaello, visse oltre quarant’anni al servizio di Margherita d'Austria e dei Farnese.

La realizzazione del film è a cura della società di produzione indipendente con sede a L'Aquila denominata VisioniFuture, nata per raccontare storie che devono essere raccontate. Realizza inoltre documentari, pubblicità, produzioni cinematografiche. Idee dalla scrittura alla realizzazione. Il documentario, della durata di 52 minuti, è stato già opzionato per la distribuzione televisiva internazionale dalla società Windrose.fr. Sarà senz'altro un successo!

GLI AUTORI

Luca Cococcetta | produttore | regista


Nasce e studia a L’Aquila. Regista per tv locali, dal 2007 si dedica al cortometraggio-documentario. Frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia. Vince con Il grande superamento il premio come miglior regista giovane al “Festival del film naturalistico e ambientale 2009”. Nello stesso anno realizza Radici – L’Aquila di cemento, documentario sulla ricostruzione dell’Aquila presentato a Venezia alla 12a Mostra Internazionale di Architettura, a Parigi all’Istituto Nazionale di Storia dell’Arte e a Bologna alla Biblioteca dell’Archiginnasio. Scrive e dirige lo spettacolo teatrale L’Aquila 2099, mentre il corto Mi fa male vince come miglior cortometraggio e miglior sceneggiatura il Napoli Cultural Classic Festival. Collabora al film Draquila di Sabina Guzzanti. Nel 2011 dirige Memoriter, dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Cura fotografia e post produzione della serie TV Pike on 2 per il canale Sky Caccia e Pesca, la fotografia di Il caffè non esiste e il montaggio di Vola piccolo guerriero, due cortometraggi per la regia di Diego La Chioma. Produce e dirige il cortometraggio Distanza (International Film Festival of Cinematic Art di Los Angeles, St Tropez International Film Festival, Madrid International Film Festival, London Film International Film Festival, Berlin Film Award) nel 2014 vincitore come miglior corto al Banff Mountain Film Festival World Tour - California. Cura la fotografia del cortometraggio Maneggiare con cura. È autore del reportage Ri-torno all’Aquila per l’Università dell’Aquila e Rai Scuola Gira un reportage sull’accoglienza dei rifugiati in Italia “L’altra faccia dell’accoglienza” per rainews, contemporaneamente lavora per anni alla documentazione del restauro di due luoghi simbolo della ricostruzione dell’Aquila: La chiesa delle Anime Sante e la Basilica di Collemaggio, producendo i documentatri Le Anime Sante e Il segno del perdono. Gira e produce alcuni documentari d’arte, sulla Figura di Saturnino Gatti e sull’opera dell’artista contemporanea Beverly Pepper (Amphisculpture, La piazza, A passage of time, L’umbria di Beverly Pepper per la Biennale di Venezia 2018).
 

Marco Zaccarelli | autore | sceneggiatore


Collabora con alcune case di produzione come producer e editor. Svolge attività di consulenza nell’ambito dell’ideazione, progettazione e management d’iniziative culturali; sviluppo di progetti collegati alla cultura d’impresa; realizzazione di strumenti di comunicazione visuale multimediale; studio e stesura di piani di sviluppo del territorio in chiave culturale secondo la metodologia offerta dal Cultural Planning. Storico dell’arte ha collaborato con Soprintendenze nell’ambito della ricerca storico-artistica e con Assessorati alla Cultura per la preparazione di materiali didattici e illustrativi per musei e mostre. È stato responsabile presso la Rai di Torino delle Relazioni Esterne e dell’Ufficio Stampa. Insegna progettazione e comunicazione. Giornalista pubblicista dal 1991, è autore e regista di video museali e istituzionali, testi teatrali e progetti espositivi.



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