Teramo torni a risplendere nel ruolo di moderno capoluogo. Il sindaco Gianguido D'Alberto avvia il rendiconto della sua prima consigliatura

 di Marcello Maranella

"Ieri provavo a riflettere come declinare Teramo città capoluogo. Ma poi mi sono convinto che non occorre fare alcuno sforzo di immaginazine in tal senso. Noi siamo già capoluogo d'Abruzzo. E continueremo ad esprimerne al meglio l'essenza dialogando e stimolamdo le istituzioni per ridisegnare la nostra prospettiva di sviluppo. Grazie dunque a voi che siete qui oggi presenti e a quanti  hanno contribuito negli ultimi tempi a mettere in campo un pacchetto di risorse straordinarie destinate per la gran parte alla ricostruzione e alla rigenerazione urbana dell'intero comprensorio comunale: dal centro alle periferie, naturalmente.Non mi stancherò mai di ripeterlo".

E' questo, in sostanza, il senso dell'intervento del sindaco di Teramo, accompagnato da cifre e progetti in itinere, pronunciato nella sede de L'ARCA davanti ad una folta assemblea di giornalisti, operatori economici, rappresentanti di enti, associazioni e istituzioni che ne hanno condiviso i principii ispiratori e le linee strategiche. Il tutto imperniato sulla parola chiave rigenerazione. Un passaggio obligato ma ambizioso, ha precisato il sindaco, generato dalla consapevolezza che Teramo sta vivendo una delicata fase di ricostruzione a seguito degli eventi sismici del 2016 e 2017. A cui però devono seguire, di pari passo, eventi di carattere culturale, sociale, urbanistico, economico e finanziario che diano il senso di un significativo salto di qualità nell'armonizzare e modernizzare il sistema sociale delle nostre comunità.


"Non si può restare prigionieri di una visione parziale dello sviluppo", ha sottolineato il primo cittadino. "Specie nella ricostruzione privata in cui, dopo anni di difficoltà cominciamo ad avere più certezze per consentire un più rapido rientro dei cittadini. Ciò grazie al lavoro dei sindaci e delle ANCI ma, soprattutto, grazie al forte impegno  del commissario Legnini."

Siamo ormai al giro di boa della scadenza del mandato amministrativo della giunta D'Alberto come testimonia questo primo incontro. Che, in ogni caso, apre una discussione interessante e decisiva sul futuro prossimo della città capoluogo. 





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