XLVI edizione del Premio Teramo per un racconto inedito 2021/2022. Cerimonia di Premiazione ieri all'Ipogeo fra solida tradizione e significativa innovazione

 di Marcello Maranella

Il Premio Teramo continua, nonostante la longevità, ad essere il fiore all'occhiello della promozione letteraria della città capoluogo. Come testimoniano i presupposti organizzativi e culturali illustrati ieri sera nel corso della manifestazione conclusiva dell'evento, dal Sindaco Gianguido D'Alberto e dal Segretario Paolo Ruggeri, in una Sala Ipogea ravvivata nei colori e nelle musiche di sottofondo firmati dal regista Silvio Araclio e  da un folto pubblico orgogliosamente partecipativo. L'atmosfera era quella delle grandi occasioni, dopo due anni contrassegnati da ansie e drammi legati alla pandemia che, tuttavia, non hanno fiaccato l'attività del Premio. L'appuntamento di ieri può, dunque, considerarsi un nuovo inizio ricco di preziosi contributi all'interno della rassegna letteraria "Aspettando il Premio Teramo" con ospiti di notevole livello intellettuale come Donatella Di Pietrantonio, Fabio Bacà, Renato Minore, Igor De Amicis e Giulia Alberico. E poi i premiati della XLVI edizione del Premio Teramo per un racconto inedito.

I racconti pervenuti in questa edizione alla Segreteria del Premio sono 269. Un segnale di attenzione molto importante, da non sottovalutare!

A dare il ritmo alla manifestazine di chiusura ha provveduto il giornalista Rai, Antimo Amore, fra intermezzi musicali di Giammarco Alcini  insieme all'attore di Spazio Tre, Mauro Di Girolamo, che ha letto alcuni brani tratti dai racconti dei vincitori delle tre sezioni del Premio Teramo. Che, ricordiamo, sono così suddivisi: Premio Teramo per un racconto inedito, Premio Teramo “Giacomo Debenedetti” riservato a uno scrittore giovane, Premio Teramo “Mario Pomilio” riservato a uno scrittore abruzzese. Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, l’assessore alla Cultura Andrea Core, il Segretario del Premio Teramo Paolo Ruggieri, il Presidente della Giuria Simone Gambacorta, i giurati Cristiana Lardo - vincitrice della passata edizione -, Roberta Scorranese, Fabio Bacà e Giovanni Di Iacovo. 

Nuove energie quindi nella conduzione del Premio nel solco di una gloriosa tradizione culturale che ha visto l'intitolazione di spazi cittadini a Mario Pomilio (cui è stato dedicato un Largo) e a Michele Prisco ed Ennio Flaiano (cui a breve saranno intitolati altri due siti cittadini). Inoltre, in occasione dell’intitolazione a Teramo del “Largo Giammario Sgattoni”, il Premio ha patrocinato la riedizione della plaquette Poesie (1953 - 1956) dello stesso Sgattoni, poeta e padre nobile del Teramo. È stata poi avviata una collaborazione con “Chieti Poesia”. A gennaio sarà invece conferito un “Premio speciale per la ricostruzione” all’architetto Stefano Boeri per il suo libro Urbania, edito da Laterza.


“Questa edizione rappresenta l'inizio di un nuovo percorso per le attività del Premio - ha dichiarato il Sindaco Gianguido D'Alberto - e si inserisce all'interno di una fase di rinascita che abbiamo voluto avviare fin dal nostro insediamento rispetto a un appuntamento che appartiene al patrimonio culturale e identitario della nostra città. Un appuntamento che anche quest'anno, come accaduto in tutte le edizioni che hanno caratterizzato il mio mandato, si conferma capace di esprimere la sua forza e avere visibilità fuori dai confini locali. A confermare la caratura nazionale del Premio è la presenza, tra i giurati, di nomi che hanno ottenuto riconoscimenti straordinari. Continueremo sulla strada intrapresa per valorizzare sempre più il Premio Teramo, che oggi più che mai è per la città motivo di orgoglio". 
 
“Il Premio Teramo rappresenta a tutti gli effetti un’Istituzione culturale della nostra comunità, un appuntamento iconico e consolidato per il pubblico teramano e non solo, oltre che per le centinaia di autori che annualmente partecipano ad uno dei premi più significativi a livello nazionale – sottolinea l’Assessore con delega alla Cultura Andrea Core - come amministrazione abbiamo ritenuto necessario, nel corso delle ultime edizioni, mettere in campo un percorso di rinnovamento e di attualizzazione di questo Premio, per far si che si superasse la logica che stava portando ad un appiattimento tra il Premio stesso e la sua cerimonia conclusiva. Oggi, grazie al lavoro di una giuria rinnovata, che vede la partecipazione di alcuni degli autori di maggiore fama degli ultimi anni, più volte finalisti a premi come il Campiello e lo Strega, siamo arrivati alla conclusione di questa edizione”.
 
“Sono molto soddisfatto di questa quarantaseiesima edizione del Premio Teramo – ha sottolineato il Segretario del Premio Paolo Ruggieri - nonostante si sia svolta per la maggior parte nel periodo immediatamente successivo alla fase più buia della pandemia, quando erano ancora in vigore le restrizioni più severe, è stata un'edizione ricca di eventi e appuntamenti. Sono in carica dal 2016, e in questi anni ho registrato un interesse crescente per il Premio Teramo. Così come è avvenuto nelle precedenti edizioni, anche stavolta sono arrivati racconti da ogni parte d'Italia. Come prevede il regolamento, il Segretario è colui che organizza, coordina e dirige il premio, un ruolo che ho cercato di svolgere con serietà e spirito di servizio. Ringrazio il sindaco D'Alberto per avermi dato fiducia, riconfermandomi per la terza volta alla guida di una manifestazione letteraria così prestigiosa e così importante per la vita culturale della nostra città”.
 
I vincitori
Premio Teramo per un racconto inedito
Mariano Bàino con il racconto Chess-boxing
Biografia
Mariano Bàino è nato a Napoli nel 1953 e vive a Roma. Fra i suoi libri di poesia: Fax giallo (Nola 1993, poi Genova 2012); Ônne ’e terra (Napoli 1994, poi Arezzo 2003); Pinocchio (moviole) (Lecce 2000); Prova d’inchiostro e altri sonetti (Torino 2017). In prosa ha pubblicato: Le anatre di ghiaccio (Napoli 2004); L’uomo avanzato (Firenze 2008, poi Salerno 2021); Dal rumore bianco (Napoli 2012); In (nessuna) Patagonia (Napoli 2014); Il cielo per Roma (Roma 2021). È presente in riviste e antologie. Suoi testi sono stati tradotti in Brasile, Canada, USA. È appena rientrato in Italia dopo essere stato negli Stati Uniti d’America come ospite di un incontro tra poeti italiani e americani organizzato alla New York University. 

Premio Teramo “Giacomo Debenedetti” riservato a uno scrittore giovane
Giovanna Stanzione con il racconto Il peso
Biografia
Giovanna Stanzione è nata a Salerno e vive a Torino da sei anni. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Roma Tor Vergata, si è diplomata alla Scuola Holden in Storytelling and performing arts. Ha pubblicato racconti e monologhi teatrali in riviste letterarie cartacee e online. Tiene la rubrica domenicale Ritratto di scrittore sull’inserto culturale “Mimì” del Quotidiano del sud. Nel 2020 ha pubblicato per Mondadori il libro di conversazioni con Raffaele La Capria La vita salvata.
Premio Teramo “Mario Pomilio” riservato a uno scrittore abruzzese
Davide Ruffini con il racconto Scene dalla vita di un malato di mal di Montano
Biografia
Davide Ruffini, classe 1986, è nato e vive a Giulianova (TE). Poco prima dei trent’anni, dopo qualche lavoro sconclusionato, ha iniziato a insegnare materie umanistiche in alcune scuole pubbliche e private. Nel 2019 due suoi racconti sono stati pubblicati sulla rivista “Nuova Tèchne” e su “Almanacco 2019. Legami. Intimità, relazioni e nuovi mondi” (Quodlibet), a cura di Ermanno Cavazzoni. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo romanzo, Tutti assenti (Mesogea), finalista al premio Fondazione Megamark.

Un pò di storia 
La prima edizione del Premio Teramo risale al 1959. Sin dall’inizio, il Premio si è distinto per l’attenzione riservata al racconto inedito, per la qualità degli autori che hanno partecipato alle varie edizioni – ricordiamo, fra gli altri, Edith Bruck, Andrea Zanzotto, Piero Chiara, Alberto Bevilacqua, Maria Luisa Spaziani, Mario Pomilio, Giovanni Raboni, Ferdinando Camon, Giorgio Soavi, Renato Minore –, per lo spessore culturale dei membri delle commissioni giudicatrici, che hanno visto avvicendarsi nomi del calibro di Diego Valeri, Carlo Bo, Giacomo Debenedetti, Luigi Baldacci, Michele Prisco, Mario Pomilio, Raffaele Nigro, Giuseppe Pontiggia. Tutto ciò ha dato vita a un felice connubio di rigore e di appassionata dedizione alla scrittura narrativa, che nel corso degli anni ha reso il Premio Teramo un importante appuntamento letterario e una preziosa occasione di confronto per gli scrittori che desiderino mettersi in gioco sul terreno della narrazione breve.


Commenti

Post popolari in questo blog

Finalmente si parte con la ristrutturazione della Stazione Ferroviaria di Teramo. L'Impresa D'Adiutorio di Montorio al Vomano si aggiudica l'appalto da 23 milioni di euro

Il McDonald's arriva a Teramo culla delle virtù gastronomiche. Entro il 2023 la struttura sarà realizzata sopra il parcheggio San Francesco

CHORUS NOVUS diretto da Paolo Speca nell'Aula Magna dell'Ateneo interpreta magistralmente "La Buona Novella" di Fabrizio De Andrè