In un'atmosfera gaia di buoni auspici e di solidarietà conclusa la 26^ edizione del Premio Gianni Di Venanzo


Sono ventisei anni che Piero Chiarini e Sandro Melarangelo salgono sul palcoscenico del teatro comunale di Teramo dopo aver assicurato con ammirevole costanza e con immensa fatica uno dei più grandi appuntamenti del mondo dello spettacolo italiano. "Teramo è città di culture antiche" ha affermato Sandro Melarangelo nel suo saluto conclusivo, " e noi vi invitiamo a partecipare l'anno prossimo a questa importante iniziativa con l'auspicio che si possa organizzare fra i ruderi del Teatro Romano riportato a nuova vita". Una dichiarazione d'intenti molto impegnativa quella dell'artista Melarangelo nonchè direttore artistico del Di Venanzo, rivolta alle istituzioni comunali e regionali sostenitori del Premio. Che era e resta  una felice intuizione dell'associazione culturale Teramo Nostra quando ventisei anni fa decise di riportare alla ribalta l'estro creativo di Gianni Di Venanzo nella sua geniale visione di illuminare il set cinematografico. A Teramo dal lontano 1995, ogni anno agli inizi di ottobre, arrivano attori e registi tra i più noti  del cinema italiano per rendere omaggio agli autori della fotografia cinematografica  asegnando ai successori del grande maestro di origine teramana Esposimetri d’Oro e Targhe speciali. Fra questi il compianto Carlo Di Palma, rappresentato ieri sera dalla signora Adriana Chiesa Di Palma, produttrice cinematografica, che ha ritirato l’Esposimetro d’oro alla Memoria assegnato al marito con una motivazione della Giuria molto significativa ... “A un gigante della fotografia cinematografica, che nella sua longeva carriera ha attraversato per intero la seconda metà del Novecento, senza mai dimenticare la lezione del suo maestro Gianni Di Venanzo, distribuendo perle di luce ai quattro angoli del globo, dal bianco e nero del Neorealismo italiano fino alla New York di Woody Allen”. Come dire: in ogni buon film  dopo il regista viene il direttore della fotografia!

Con soave professionalità l'attrice Antonella Salvucci avvolta in un elegante abito bianco ha condotto la cerimonia di premiazione affiancata da uno Stefano Masi disinvolto e poliglotta con interventi sempre pertinenti quale presidente della Guiria del Premio. Brava Gaia De Laurentiis madrina della 26^ edizione del Di Venanzo. L’attrice, di pregevole formazione teatrale, ha fatto onore al suo nome portando sul palcoscenico una ventata festosa ringraziando la città di Teramo per l'ospitalità ricevuta. Senza dimenticare i colleghi e le tante  maestranze del mondo dello spettacolo, a cominciare dai direttori di fotografia del cinema, senza i quali non si produrrebbero film di grande livello culturale e artistico.
 Così è partita la serata dedicata alla solidarietà e all’accoglienza. Le immagini tratte dal film “Fuocoammare” hanno introdotto sul palco del Comunale il Sindaco di Lampedusa e Linosa Totò
Martello, ospite di riguardo a Teramo accolto dal primo cittadino Gianguido D'Alberto per ricevere il “Premio Integrazione e Solidarietà Marco Pannella”.

L’immigrazione – ha detto Totò Martello – viene vista solo dal punto di vista numerico e non dal punto di vista delle persone. Sono onorato di ricevere un Premio intitolato a Pannella, un uomo di lotta che non si è fermato di fronte a nulla e noi a Lampedusa continueremo ad accogliere: il nostro porto è sempre aperto”. Messaggio subito raccolto da Cinzia Leone prima di esprimere davanti ad un pubblico entusiasta le sue doti di sensibile attrice, comica e imitatrice molto popolare, protagonista di programmi tv cult (La Tv delle ragazze, Avanzi, Tunnel) e anche di film importanti, come Parenti serpenti di Monicelli. 
Molto applaudito anche l’intervento di Massimo Popolizio, l’attore e regista apprezzatissimo sia a teatro che al cinema e protagonista di grandi film, da Romanzo criminale a Mare nero, da Mio fratello è figlio unico a Il divo a La grande bellezza.
Ninetto Davoli, il popolarissimo attore scoperto da Pier Paolo Pasolini, già a Teramo nell’edizione
2019 del Di Venanzo, tornato a portare la sua naturale simpatia e comicità.
Premiato il musicista e compositore abruzzese Davide Cavuti che all’ultimo festival di Venezia ha
presentato il suo film dedicato ad Ennio Flaiano Un marziano di nome Ennio: Gianni Di Venanzo ha
detto Cavuti è insieme a Flaiano e ad altri grandi corregionali come Silone, come il compositore
Cicognini, come D’Annunzio, nel pantheon culturale dell’Abruzzo”

Hanno partecipato anche l’attrice Francesca Della Ragione, il regista e sceneggiatore Emanuele Scaringi, Francesco Caruso Litrico, Martino Onorato.
E poi si è passati alla premiazione degli Autori della fotografia cinematografica.


Crystel Fournier ha apero la serie di riconoscimenti con  l’Esposimetro d’oro per la
Fotografia di un film italiano, Miss Marx (2020) di Susanna Nicchiarelli così motivato  dal presidente della Giuria, Stefano Masi: “Per la capacità di governare la luce sul volto dei personaggi nel film “Miss Marx” e di individuare una visibile chiave di attualità nel look di un film ambientato alla fine dell’Ottocento.”
Esposimetri d'oro, sia pure virtualmente perchè assenti per causa di forza maggiore, regolarmente assegnati ma saranno recapitati successivamente, a Hicame Alaouie e Yorgos Arvanitis. Al primo per la Fotografia di un film straniero "Estate 85" (2020) di Francois Ozon con la seguente  motivazione della Giuria: “Per aver dato al film “Estate 85” una sensualità della luce adatta alla nostalgia dei ricordi adolescenziali, pur senza mai cadere nella trappola dell’immagine zuccherosa.”

A Yorgos Arvanitis Esposimetro d’oro alla Carriera  “Per il suo immenso contributo al cinema d’autore" si legge nella motivazione della giuria, "nel quale si ritrova una ricca cultura figurativa, cresciuta nell’atmosfera della Nouvelle Vague greca e poi maturata con la scoperta della luce del Nord, al fianco dei grandi cineasti europei.”
Emanuele Scaringi ha ritirato per Gherardo Gossi il Premio Speciale “Peppe Berardini” che va all’autore
della fotografia di una Fiction Tv, per la serie Tv di Rai 2 “L’Alligatore” regia di Daniele Vicari e dello
stesso Emanuele Scaringi.
A Paolo Ferrari è stata consegnata la Targa speciale della Giuria “Marco Onorato”. Riconoscimento all film "Gund" con il Premio Speciale G.Caporale dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo..
Il tutto sotto la collaudata regia di Gianfranco Manetta, Bruno Chiodi al montaggio e con le scenografie di Marco Pace che ha realizzato per l'occasione dipinti su tela dedicate a Gaia De Laurentiis, Cinzia Leone e Totò Martello. Al pianoforte il maestro Franco Di Donatantonio che ha reso con gradevole leggerezza musicale i vari momenti della cerimonia. All'ingresso del cineteatro la Banda musicale di Montorio al Vomano ha accolto tutti gli ospiti intervenuti.

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