Deceduto a 91 anni in Venezuela Amedeo Di Lodovico, dinamico imprenditore e Presidente della Fondazione Abruzzo Solidale a Caracas

 


Una vita lunga, laboriosa e densa di lusinghieri risultati dal punto di vista umano ed imprenditoriale quella di Amedeo di Lodovico, nato a Villa Zaccheo in provincia di Teramo il 25 aprile 1930. Emigrato giovanissimo in Venezuela insieme al fratello Filippo, nel 1951, ha dedicato il proprio ingegno nel settore delle costruzioni delle grandi opere infrastrutturali con il marchio aziendale ARPIGRA C.A., tuttora attivo sotto la guida dei figli. La notizia della sua scomparsa è immediatamente rimbalzata da oltre oceano evidenziandone la  lungimiranza di imprenditore che ha aperto le porte dei numerosi cantieri, dal Venezuela all'Italia, dal Perù a Panama e in Costarica, ai tanti emigranti abruzzesi, spesso compaesani.  Il Consiglio Regionale Abruzzesi nel mondo (CRAM) ha espresso in queste ore il suo profondo cordoglio per la morte di Amedeo Di Lodovico, Presidente della Fondazione Abruzzo Solidale di Caracas, in Venezuela, oltre che editore del quotidiano "La Voce d'Italia", il più antico giornale in lingua italiana dell'America del Sud. Lascia anche un segno indelebile alle pendici del Gran Sasso d'Italia fra gli operatori turistici che lo hanno conosciuto e apprezzato e dove negli anni sessanta diede vita alla S.I.G.E.T in società con i conterranei fratelli Rastelli per la realizzazione dgli impianti di risalita di Prati di Tivo. Ho conosciuto Amedeo di Lodovico in occasione  dell'uscita del calendario 20I9 edito appunto dalla Siget , dedicato alle bellezze della montagna teramana che ho avuto l'onore di presentare. Il capostipite era seduto in prima fila nell'Auditorium di Santa Maria a Bitetto gremito di gente lasciando tuttavia campo libero al figlio Erminio, promotore dell'interessante iniziativa editoriale.  Oggi che non cè più di Amedeo Di Lodovico  rimangono impressi nella memoria i suoi modi garbati, il suo esempio, la sensibilità nei valori di solidarietà e operosità che hanno sempre contrassegnato la sua vicenda terrena, armoniosamente condivisa con la moglie Anna, i figli Erminio, Amadeo, Salvador e Anna Gabriela e undici nipoti a cui indirizziamo sentite condoglianze.

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