"i diari della motocicletta" oltre il mito del Che. Un film ancora attuale per non farsi imprigionare dal Covid


Come si fa a non rivedere in questi giorni di rinnovata clausura cui ci costringe quest'infinita pandemia un film suggestivo, brioso, così denso di significati sull'amicizia, sull'amore e sulle meraviglie di un continente straordinanario? E' sicuramente uno stimolo per scaricare tensioni e tornare a sognare un mondo meno complicato da consegnare ai giovani del domani.
 
Tratto dal libro LATINOAMERICANA i diari della motocicletta è un racconto di viaggio di Ernesto Che Guevara de la Serna e del suo amico d'infanzia Alberto Granado. Un libro di culto che ha attraversato almeno tre generazioni. Nella versione cinematografica il regista Walter Salles mostra due giovani argentini, studenti di medicina, che nel dicembre 1951 in sella alla "Poderosa", una sgangherata Norton 500, con cui percorrono 13.000 chilometri. In ogni sosta: dall'Argentina al Cile, dal Perù al Venezuela fra le rovine di Machu Picchu e il lebbrosario di San Paolo è tutto un'altro mondo che scuote l'animo del Che..."quel vagare senza meta per la nostra Maiuscola America mi ha cambiato più di quanto credessi...."

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