Diario di un lockdown vissuto oltre oceano da Alessandro Sonsini. Un pregevole contributo d'arte dentro il fenomeno pandemico

 

 di Marcello Maranella

 

Scrivo questa nota con l'entusiasmo di chi ha rincontrato, sia pure a distanza per le note restrizioni, un caro amico di profonda cultura che non vedeva più dai tempi in cui conduceva sapientemente su Rete 8 la bella rubrica Talenti e Territori dove mi invitava a parlare di biodiversità e tesori naturalistici d'Abruzzo. Come allora, giovedì scorso, Alessandro Sonsini mi ha gentilmente invitato all'inaugurazione del suo Vernissage webinar on line dal titolo "Cambiamento come parola d'ordine" che si è svolto in diretta facebook ieri pomeriggio,  registrando una larghissima partecipazione accompagnata da lusinghieri commenti.  



Time of a diary è il racconto espresso in quaranta acquerelli dall'artista pescarese Alessandro Sonsini durante il suo forzato soggiorno americano a Salt Lake City. Di qui la scelta iniziale di allestire un'adeguata esposizione delle sue opere nel Museo Vittoria Colonna di Pescara prima che sopraggiungesse il blocco delle iniziative nei luoghi di cultura con il dpcm del 3 novembre scorso. Eppure l'evento non  è stato annullato grazie allo sforzo organizzativo dell'associazione ideasapiens di Angelo Bucci e del critico d'arte  Antonio Zimarino curatore della mostra, rendendola visibile on line dal 21 novembre al 13 dicembre 2020 https://ideasapiens.it/mostre/time-of-a-diary/

Quello che emerge è la razionalità con cui Alessandro Sonsini, architetto, affronta i drammatici eventi che hanno stravolto il pianeta evidenziando con il linguaggio pittorico questioni riguardanti il nostro modo di vivere e le interazioni con il fenomeno pandemico. Ne scaturisce una riflessione di ampio respiro sul ruolo della cultura in un'epoca di profondo rimescolamento: dalla globalizzazione alla transizione ecologica che impone a tutti noi maggiore attenzione sulla frequenza delle pandemie nell'ultimo ventennio...."Il riemergere del senso di paura e di precarietà collettiva, il riapparire della casa intesa come bene rifugio, l'aggravamento dell'incertezza economica, sono solo alcune delle questioni che emergono dai dipinti di Sonsini, oltre alle possibili ulteriori suggestioni che la lettura aperta di un'opera puo suggerire" .  Simboli e simbolismi, aggiungo, di una società che consuma freneticamente e indugia irresponsabilmente sul cambiamento! Mirati e pertinenti gli interventi del sociologo Andrea Lombardinilo, della filosofa Benedetta Di Marzio e dell'imprenditore Giovanni Di Vincenzo.

Buona visione ai lettori di AltreNote e ancora complimenti all'autore.



Commenti

  1. Grazie Marcello. L'incontro con un amico è di per se sempre un momento di piacere , ma lo è ancora di più se avviene in un momento di difficoltà.
    Ancora una volta mi hai fatto pensare alla biodiversità, di cui sei stato sempre un sostenitore, perchè, costringendo il virus a reinvemtarsi continuamente l'attacco di fronte a tanta vitale varietà , è riuscito solo parzialmente nel suo intento di distruggergi tutti.
    Continiamo a difenderla questa nostra biodiversità. E una grande ricchezza/salvezza.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Finalmente si parte con la ristrutturazione della Stazione Ferroviaria di Teramo. L'Impresa D'Adiutorio di Montorio al Vomano si aggiudica l'appalto da 23 milioni di euro

Il McDonald's arriva a Teramo culla delle virtù gastronomiche. Entro il 2023 la struttura sarà realizzata sopra il parcheggio San Francesco

CHORUS NOVUS diretto da Paolo Speca nell'Aula Magna dell'Ateneo interpreta magistralmente "La Buona Novella" di Fabrizio De Andrè